Alcuni cibi riscaldati risultano più gustosi: non si tratta di una percezione soggettiva ma di processi chimici che si innescano dopo la cottura
- Dietro al sapore più gustoso degli avanzi ci sono reazioni chimiche, trasformazioni enzimatiche e dinamiche sensoriali complesse
- L’ossidazione attenua gli aromi più pungenti, mentre spezie e verdure amidacee evolvono in sapori più dolci e equilibrati
- Proteine e aromi si amalgamano meglio con il riposo, attraverso processi simil‑marinatura
- Il lento amalgamarsi degli aromi rende la combinazione più complessa e armoniosa rispetto al piatto appena cotto
- Conservare subito in frigo gli avanzi e riscaldarli in modo sicuro è fondamentale per preservare gusto e sicurezza alimentare
Molti di noi hanno fatto questa esperienza: una lasagna o uno spezzatino riscaldato il giorno successivo sembra avere un sapore più buono rispetto a quando era appena cucinato. Questo fenomeno, che a prima vista può sembrare solo una percezione soggettiva, ha in realtà spiegazioni scientifiche ben fondate. Dietro al sapore più gustoso degli avanzi ci sono reazioni chimiche, trasformazioni enzimatiche e dinamiche sensoriali complesse.
Il ruolo dell’ossidazione
Uno dei principali fattori che contribuisce al miglioramento del gusto degli alimenti avanzati è l’ossidazione. Dopo la cottura, ingredienti come cipolle, aglio o verdure crucifere, ricche di composti solforati (broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles, cime di rapa) iniziano a ossidarsi. Questo processo attenua il forte sapore iniziale, rendendolo più morbido. Le spezie molto aromatiche, come pepe nero, coriandolo o curcuma, si “ammorbidiscono” durante il riposo in frigorifero, contribuendo a una maggiore armonia gustativa. Anche l’amido presente in alimenti come patate e legumi inizia a rompersi in zuccheri più semplici, donando al piatto una dolcezza più sottile e gradevole.
Il quinto gusto: l’umami
A ciò si aggiunge un processo di fusione degli aromi, paragonabile a una sorta di marinatura. Quando un piatto viene lasciato raffreddare e poi riposare in frigorifero, le molecole aromatiche hanno tempo di interagire tra loro e penetrare nei vari ingredienti. Le proteine, in particolare, si degradano lentamente in amminoacidi, rilasciando composti che esaltano la percezione di quello che è definito il quinto gusto, l’umami. Affiancato ai tradizionali quattro sapori fondamentali, ovvero dolce, salato, amaro e aspro, è descritto come “gradevole al palato” ed è caratteristico dei brodi, arrosti, formaggi e di altri alimenti ricchi di proteine. Definisce il gusto particolare legato al glutammato monosodico, che abbonda nei brodi di carne, nei pomodori maturi e nei prodotti alimentari fermentati, come la salsa di soia, o stagionati, come i formaggi grana. È per questo che stufati, curry e zuppe assumono un sapore più complesso e stratificato dopo 12-24 ore di riposo.
Non tutti i piatti migliorano con il tempo
Il raffreddamento dei cibi permette inoltre agli aromi di “sposarsi”, generando un profilo gustativo più armonico. Mentre i sapori forti si attenuano, quelli nascosti emergono, contribuendo a una maggiore profondità sensoriale. La struttura molecolare di piatti umidi e ricchi, come i ragù o le zuppe, si presta particolarmente a questo processo, perché i liquidi facilitano la diffusione dei composti aromatici.
Tuttavia, non tutti i piatti migliorano con il tempo. Ci sono alimenti che tendono a deteriorarsi rapidamente sia nel gusto che nella consistenza. Preparazioni leggere e delicate, come insalate condite o soufflé, possono risultare flosce, scomposte o eccessivamente acide dopo solo poche ore. Il cambiamento di consistenza, in questi casi, è spesso più marcato del cambiamento aromatico, rendendo il piatto meno piacevole al palato.
Leggi anche Dal latte alla carne rossa: i falsi miti sull’alimentazione smentiti dagli esperti
È importante anche tenere presente gli aspetti legati alla sicurezza alimentare. Lasciare i cibi a temperatura ambiente troppo a lungo può favorire la crescita di batteri, anche se il sapore migliora. Per questo, gli esperti raccomandano di raffreddare velocemente gli avanzi, conservarli in frigorifero entro due ore dalla cottura e riscaldarli fino a una temperatura interna sicura prima di consumarli. Solo così si può godere del sapore migliorato in tutta tranquillità.

La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
- https://www.iflscience.com/why-do-leftovers-taste-better-the-next-day-79296
- https://www.forbes.com/sites/nadiaarumugam/2011/11/23/the-science-of-leftovers-why-they-taste-so-good/
- https://www.pbs.org/newshour/science/the-food-science-behind-what-makes-leftovers-tasty-or-not