Azzurrina, storia del fantasma albino del castello di Montebello

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Azzurrina, storia del fantasma albino del castello di Montebello

| 21/11/2023

Azzurrina: storia del fantasma di una bambina albina che infesta il Castello di Montebello dal 1375

  • Azzurrina è il soprannome del fantasma di una bambina albina che si dice infesti il Castello di Montebello, in Emilia-Romagna
  • Il suo vero nome era Guendalina Malatesta, figlia di un nobile del XIV secolo
  • Veniva chiamata “Azzurrina” a causa del colore dei suoi capelli: essendo albina, la mamma cercava di tingerle la candida chioma ed il risultato erano dei capelli dai riflessi azzurri
  • La piccola scomparve misteriosamente la sera del 21 giugno 1375
  • Stava giocando con una palla di stracci nei sotterranei del castello

 

In provincia di Rimini, più precisamente a Poggio Torriana, nella frazione di Montebello, campeggia un bellissimo castello che – secondo una famosa leggenda – sembra essere infestato dal fantasma di una bambina soprannominata “Azzurrina“. Secondo quanto appreso dalle storie tramandate, sembra che il suo vero nome fosse Guendalina Malatesta, figlia di un nobile del XIV secolo. A differenza del resto della sua famiglia dai capelli scuri, Guendalina era una bambina con i capelli e la pelle chiara. Sembra infatti che fosse albina.

In quel secolo, le persone con simili caratteristiche potevano essere facilmente accusate di stregoneria, per questo la sua mamma cercò di mascherare la candida chioma della bimba con delle erbe tintorie, le quali – anziché colorare di nero – attribuirono dei riflessi bluastri ai capelli della piccola. Da qui il suo soprannome. A causa del suo albinismo, i genitori di Azzurrina decisero di far crescere la piccola esclusivamente nel castello, dove veniva sorvegliata da due guardie, Domenico e Ruggero, finché la sera del 21 giugno 1375 non scoppiò un violento temporale.

La scomparsa di Azzurrina

Quella sera la piccola Azzurrina stava giocando con una palla di stracci in una stanza del castello, com’era solita fare. Secondo il racconto delle guardie, sembra che la piccola abbia inseguito la sua palla fino alla fine delle scale della ghiacciaia sotterranea. I due non si preoccuparono di seguire la piccola nel sotterraneo, poiché non aveva uscite secondarie, quando improvvisamente udirono le urla di Azzurrina. A quel punto le guardie si precipitarono nella cantina, ma non trovarono traccia della bambina, né della palla. Nonostante le perquisizioni in tutto il castello e dei terreni circostanti, la piccola non fu mai più ritrovata.

Una variante della storia racconta che una forza invisibile abbia afferrato la palla di Azzurrina e l’abbia fatta rotolare in cantina da sola. Non appena scoperto l’accaduto, suo padre, che si trovava in battaglia durante quel periodo, fece giustiziare Domenico e Ruggero. Da allora si narra che ogni cinque anni il fantasma della piccola Azzurrina torni a far visita al castello.

Origini della leggenda del fantasma di Azzurrina

La leggenda di Azzurrina non possiede fonti scritte. Si tratta di una storia tramandata oralmente per più di 250 anni prima che qualcuno decidesse di scriverla. Nel 1620 un parroco decise di citarla in un libro sulle leggende e il folklore locale, ma nessuna di queste copie è sopravvissuta fino ad oggi. Alcuni ritengono che il libro possa non essere mai esistito. I documenti scritti che hanno cominciato a narrare la sua storia partono dal XX secolo.

A partire dal 1990, in occasione dell’anniversario della scomparsa di Azzurrina, alcune troupe televisive hanno provato a registrare i suoni del castello (disponibili a seguire) per provare a mettersi in contatto con la sfortunata bimba. Cinque anni dopo, i registratori hanno riprodotto la voce di una bambina che piange.

Nel 2000, la registrazione ha nuovamente captato un pianto e forse la parola “mamma”. Una registrazione del 2005 ha catturato una sola voce che diceva il nome “Alosio”, e un gruppo di voci che cantavano una vecchia parola ebraica per il diavolo, “Belial”.

Le teorie sulla morte di Azzurrina

Secondo lo scrittore Leo Farinelli, un uomo che ha passato 20 anni a ricercare la storia e a contattare Azzurrina attraverso alcuni sensitivi. Secondo Farinelli, Guendalina dovrebbe essere nata nel 1375 da Uguccione Della Faggiola e Costanza Malatesta.

Anziché essere albina, sembra che fosse bionda e con gli occhi chiari, una caratteristica che fece sospettare Uguccione sulla sua paternità, poiché nel castello c’era una guardia francese che assomigliava alla piccola. In questa versione della storia, Azzurrina scomparve nel 1383, all’età di 8 anni. Se tale teoria fosse corretta, sarebbe facile immaginare che la piccola sparì per mano di Uguccione stesso, probabilmente per risparmiarsi l’imbarazzo.

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Altri medium raccontano una storia più verosimile: secondo loro, la piccola Azzurrina è semplicemente scivolata sulle scale della ghiacciaia sotterranea mentre cercava di recuperare la palla, morendo sul colpo. Le due guardie – per evitare la pena di morte – occultarono il cadavere in giardino e raccontarono la storia che conosciamo oggi, anche se entrambi furono comunque uccisi. In più, sembra che la piccola abbia detto ai sensitivi di essere “contenta” di continuare ad “abitare” nel suo castello. Per chi è abbastanza curioso, il Castello di Montebello è aperto ai visitatori a pagamento quasi tutto l’anno.

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