C’è un paese nel mondo che ha un calendario di 13 mesi e si trova ancora nel 2016

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C’è un paese nel mondo che ha un calendario di 13 mesi e si trova ancora nel 2016

| 20/02/2024
Fonte: Pixabay

Non in tutte le nazioni gli anni sono uguali se il calendario di riferimento non è quello gregoriano comunemente in uso nel mondo

  • In Etiopia sembra essere tornati indietro nel tempo: l’anno in vigore non è il 2024 ma il 2016
  • Questo accade poiché nel paese è in uso il calendario Ge’ez che differisce da quello gregoriano comunemente adottato nel mondo
  • Il calendario etiope è formato da 13 mesi, di cui i primi12 da 30 giorni e l’ultimo da 5 giorni (6 per l’anno bisestile)
  • L’anno comincia l’11 settembre ed è indicato con il nome di uno degli evangelisti: Lucàs per l’anno bisestile, e gli altri 3 Iohannès, Mattieuòs, Marcòs
  • Il calendario etiope è di 7 anni e 113 giorni in ritardo su quello gregoriano

 

Che cosa succederebbe se ti dicessimo che c’è un modo per tornare nel 2016, riavvolgendo gli anni fino al 2024? Un modo per tornare a quell’anno c’è, anche se non è proprio un tornare indietro nel tempo: basta prendere un aereo e atterrare in Etiopia.

Il calendario Ge’ez

Nel paese africano è infatti in vigore il calendario Ge’ez, e non il calendario gregoriano comunemente adottato nella maggior parte dei paesi del mondo.

Nel calendario etiope l’anno ha 13 mesi, di cui i primi 12 di 30 giorni e il tredicesimo di 5 (6 giorni negli anni bisestili). L’anno comincia l’11 settembre e qualsiasi anno la cui cifra è divisibile per 4 è un anno bisestile. Gli anni sono distinti dalla popolazione con i nomi degli evangelisti: Lucàs per l’anno bisestile, e Iohannès, Mattieuòs, Marcòs per gli altri 3.

Anche le giornate vengono calcolate diversamente: sono suddivise in due metà di 12 ore a partire dalle 6,00 del mattino. Pertanto, anche se non c’è differenza di fuso orario tra Israele ed Etiopia, quando è l’1,00 in Israele sono le 7.00 in Etiopia.

Il calendario etiope è di 7 anni e 113 giorni in ritardo su quello gregoriano. Per capirne il motivo bisogna tornare indietro nel tempo. Come il calendario gregoriano, anche l’etiope si basa sull’anno di nascita di Gesù. Nel 500 d.C., la Chiesa cattolica ha rivisto i suoi calcoli per la nascita di Gesù, mentre la Chiesa etiope ha mantenuto il calcolo originale, che colloca il Capodanno l’11 settembre nel calendario gregoriano.

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Il calendario etiope segna gli anni dal giorno dell’Annunciazione a Maria, quando, secondo la credenza cristiana, l’angelo Gabriele la informò che era incinta di Gesù. Il divario negli anni deriva dai diversi calcoli tra la Chiesa ortodossa etiope e le chiese europee riguardo all’anno della rivelazione di Gabriele. Di conseguenza, l’Etiopia si trova attualmente nell’anno 2016.

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