ChatGPT danneggia la memoria e peggiora i risultati scolastici?

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ChatGPT danneggia la memoria e peggiora i risultati scolastici?

| 02/08/2024
Fonte: Pexels

Aumenta anche la procrastinazione

  • Una ricerca pubblicata sul Journal of Educational Technology in Higher Education evidenzia che l’uso eccessivo di ChatGPT e simili strumenti di intelligenza artificiale può compromettere la memoria e ridurre i risultati scolastici degli studenti
  • Il professore Muhammad Abbas e il suo team hanno monitorato 494 studenti, divisi in due gruppi: uno che utilizzava strumenti di intelligenza artificiale e l’altro no, per diverse settimane
  • Gli studenti che facevano uso eccessivo dell’IA, soprattutto sotto pressione e con carichi di lavoro elevati, hanno registrato un peggioramento dei voti rispetto a quelli che non utilizzavano tali strumenti
  • Gli studenti più consapevoli delle conseguenze negative dell’abuso dell’IA erano meno inclini a utilizzarla e non hanno mostrato lo stesso calo nei risultati accademici
  • La ricerca sottolinea la necessità di educare i giovani a un uso responsabile dell’intelligenza artificiale, promuovendo un approccio equilibrato in cui la tecnologia supporti, ma non sostituisca, le competenze cognitive umane

 

Una recente ricerca ha evidenziato che l’uso eccessivo dell’intelligenza artificiale, in particolare di ChatGPT, può avere effetti negativi sul rendimento scolastico degli studenti. Pubblicato sul Journal of Educational Technology in Higher Education, lo studio ha dimostrato che la dipendenza da questi strumenti può compromettere la memoria, aumentare la procrastinazione e portare a un calo nei risultati accademici.

Il team di ricerca, guidato dal professore Muhammad Abbas della FAST School of Management dell’Università Nazionale di Informatica e Scienze Emergenti di New York, ha monitorato 494 studenti per diverse settimane. Gli studenti sono stati divisi in due gruppi: uno utilizzava strumenti di intelligenza artificiale, come ChatGPT, mentre l’altro no. Al termine dello studio, sono stati analizzati i risultati accademici di entrambi i gruppi.

Gli studenti che usano l’IA hanno registrato un peggioramento dei voti

I risultati hanno mostrato che gli studenti sotto pressione e con carichi di lavoro più elevati tendono a fare un uso eccessivo di strumenti di intelligenza artificiale. Questi studenti hanno registrato un peggioramento dei voti rispetto a quelli che non utilizzavano tali strumenti. Al contrario gli studenti più consapevoli delle potenziali conseguenze negative dell’abuso di AI hanno mostrato una minore inclinazione a utilizzarla. Questa ricerca mette in luce un problema emergente: sebbene l’intelligenza artificiale possa essere un alleato prezioso nello studio, il suo utilizzo smodato può diventare dannoso.

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Gli studenti che fanno affidamento su ChatGPT per gestire il proprio lavoro accademico possono sviluppare una dipendenza che, a lungo termine, influisce negativamente sulla loro memoria e capacità di gestire lo stress. Il campanello d’allarme lanciato da questa ricerca sottolinea l’importanza di educare i giovani a un uso responsabile dell’intelligenza artificiale. È essenziale promuovere un approccio equilibrato, in cui gli strumenti tecnologici siano utilizzati come supporto e non come sostituto delle competenze cognitive umane.

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