Chi ha inventato la parola “robot” e qual è il suo significato?

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Chi ha inventato la parola “robot” e qual è il suo significato?

| 01/03/2024
Fonte: X

RoboCop, Terminator, Wall-e e R2D2 sono alcuni dei robot più amati della storia del cinema e del genere fantascienza

  • I robot nella storia del cinema sono stati rappresentati non come macchine che eseguono freddi ordini, ma che acquisiscono una propria consapevolezza
  • La parola “robot” deriva da un’antica parola slava, “robota” che significa “servitù”, “lavoro forzato” o “lavoro duro”
  • Il termine era usato in Europa centrale per indicare le condizioni della servitù della gleba
  • La parola fu usata per la prima volta in letteratura nel 1920 dal drammaturgo ceco Karel Čapek per la sua opera “RUR: Rossum Universal Robots”
  • Il successo dell’opera portò i robot nei decenni successivi a diventare protagonisti nella letteratura di fantascienza e a conquistare anche il cinema

 

Da RoboCop a Terminator, da Wall-e a R2D2, i robot nella storia del cinema hanno lasciato un segno profondo nella cultura e nell’immaginazione popolare, rappresentati non come macchine che eseguono freddi ordini, ma che acquisiscono una propria consapevolezza. Nelle storie di fantascienza raccontate da cinema e fumetti i robot sono spesso compagni di avventure dei protagonisti in carne e ossa.

L’opera di Karel Čapek

Ma da dove proviene la parola “robot” e qual ì il suo significato? Il termine deriva da un’antica parola slava, “robota” che significa “servitù“, “lavoro forzato” o “lavoro duro“. Questa parola, che ha equivalenti anche in tedesco, russo, polacco e ceco, è nata nel contesto del sistema di servitù della gleba dell’Europa centrale, dove l’affitto dell’affittuario veniva pagato tramite lavoro o servizio forzato.

In letteratura il termine fu per la prima volta usato nel 1920 nell’opera teatrale del drammaturgo, romanziere e giornalista Karel Čapek, “RUR: Rossum Universal Robots“. La storia narra di un’azienda che, con l’aiuto delle più recenti tecnologie nei campi della biologia, chimica e fisiologia, crea lavoratori di massa privi di libero arbitrio: i robot, che svolgono tutti i lavori che gli uomini vogliono evitare.

Nelle sue prime stesure l’autore chiamò queste creature “labori”, che allude alla radice latina “lavoro”. Ma la parola tendeva più al mondo accademico, così, seguendo il consiglio di suo fratello, Karel Čapek decise di chiamarli “roboti”, in inglese “robots”.

Nella storia i robot si ribellano contro i loro creatori umani, ma si rendono presto conto che, dopo aver eliminato la maggior parte delle persone sul pianeta, hanno bisogno di loro poiché nessun robot sa creare altri robot. Finalmente le macchine diventano più umane e compassionevoli e aiutano gli uomini a ricostruire il mondo.

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RUR inaugurò un’era in cui i robot divennero protagonisti della letteratura di fantascienza e successivamente conquistarono anche il cinema e i set di Hollywood.

 

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