Come reagire alle offese in modo efficace

Commenti Memorabili CM

Come reagire alle offese in modo efficace

| 12/04/2024
Fonte: Pxhere

Qualcuno ti ha offeso? Ecco perché non dovresti reagire subito

  • La reazione più istintiva e immediata alle offese è quella della rabbia
  • Spesso, però, si tratta di un comportamento controproducente
  • Dovremmo cercare di allontanarci dalla persona che ci ha denigrato, prendendoci del tempo per elaborare le nostre emozioni
  • A volte l’offesa subita può derivare da un fraintendimento o da un momento di nervosismo
  • Diamo all’altro il beneficio del dubbio, senza giustificare l’errore commesso

 

Ricevere delle offese è tutt’altro che piacevole: rabbia, tristezza e delusione sono le comuni reazioni a parole e comportamenti ingiusti che ci vengono rivolti. Qual è la forma di reazione che dovremmo mettere in pratica, in questi casi? Le possibili risposte alle offese sono numerose: c’è chi aspetta il momento giusto per vendicarsi, chi risponde con aggressività o, ancora, chi si chiude nel proprio dolore evitando di elaborare l’accaduto.

Il primo consiglio da seguire è quello di prendersi del tempo per sé, durante il quale assorbire le offese subite. Reagire con foga, infatti, rischia di peggiorare la situazione: l’impeto e la rabbia potrebbero spingerci a dire o fare cose di cui, in seguito, potremmo pentirci. Allontanarci dalla persona che ci ha offeso per ascoltare noi stessi e accogliere le nostre emozioni, invece, ci aiuterà ad acquisire una maggior lucidità e una gestione più consapevole della situazione.

Diamo all’altro il beneficio del dubbio

Una volta che ci sentiamo pronti, possiamo parlare di quanto accaduto con una persona distaccata dalla situazione, che non nutre pregiudizi e preconcetti sulla controparte che ci ha offesi. Questo ci aiuterà a ripercorrere i fatti con maggior oggettività e ad assumere un maggior controllo su quello che è successo.

Il passo successivo da compiere è quello di mettersi nei panni della persona da cui abbiamo subito l’offesa. Dopo essersi calmati e aver rielaborato l’accaduto con più lucidità, infatti, occorrerebbe chiedersi perché chi ci ha ferito si è comportato in quel modo. L’obiettivo non è cercare una giustificazione al suo comportamento, ma provare a capire il motivo per cui è accaduto, individuando un’effettiva malafede o, più banalmente, ragioni sottostanti come una giornata particolarmente difficile.

Leggi anche: Esperti spiegano la scusa più grande del mondo: “Non sei tu, sono io”

Provare empatia nei confronti di chi ci ha offeso non riduce la gravità di quanto accaduto, ma ci aiuta a mitigare la rabbia e il turbamento che le sue parole e i suoi comportamenti hanno determinato su di noi. A questo punto, potremo provare a confrontarci con l’altra persona, per capire davvero le sue ragioni. Il modo in cui chi abbiamo davanti si scuserà è determinante per capire se il suo pentimento e il desiderio di rimediare sono reali, oppure se voleva farci del male gratuitamente.

logo-img
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
Chiedi la correzione di questo articoloValuta il titolo di questa notizia
Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend