Condannato a pagare all’ex moglie casalinga 200.000 euro come risarcimento per 25 anni di lavoro domestico

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Condannato a pagare all’ex moglie casalinga 200.000 euro come risarcimento per 25 anni di lavoro domestico

| 11/04/2024
Fonte: Pexels

La sentenza storica di un tribunale spagnolo

  • Un tribunale spagnolo ha ordinato ad un uomo di versare 204.000 euro all’ex moglie
  • Si tratta del risarcimento per il lavoro domestico non retribuito che lei ha svolto in casa durante i 25 anni di matrimonio
  • L’uomo nel frattempo è diventato un imprenditore di successo, mentre lei si prendeva cura delle figlie senza un aiuto esterno
  • Così, dopo la separazione, lei gli ha fatto causa perché il marito ha mantenuto la maggior parte dei beni di valore
  • Il risarcimento rappresenta il salario minimo interprofessionale calcolato per i 25 anni

 

Un tribunale spagnolo ha recentemente ordinato a un uomo d’affari di Malaga di pagare alla sua ex moglie 204.000 euro “come risarcimento per il lavoro domestico non retribuito svolto in casa” durante i 25 anni di matrimonio. La donna ha infatti dedicato tutti questi anni della sua vita a sostenere il marito imprenditore e a prendersi cura delle due figlie e ora si è vista ricompensare per tutto ciò che ha fatto. La coppia si è sposata nel giugno del 1995, quando aveva vent’anni, e ha firmato una separazione dei beni il mese successivo. Il documento stabiliva sostanzialmente che ciascun coniuge manteneva la proprietà esclusiva dei beni acquisiti durante il matrimonio. Questo si è rivelato molto più vantaggioso per il marito, che ha avviato diverse attività commerciali, mentre la moglie si è presa cura delle due figlie e ha svolto tutti i lavori domestici.

L’avvocato della donna Marta Fuentes ha spiegato alla corte: “Ha trascorso tutto questo tempo concentrandosi sulla sua famiglia. Affinché il marito potesse concentrarsi sui suoi progetti imprenditoriali, lei stava con le bambine e non hanno mai assunto un aiuto esterno”. La famiglia ha finito per trasferirsi in diversi comuni intorno a Malaga, in base alle esigenze del marito. Tuttavia, quando quest’ultimo si è rifiutato di pagare gli studi superiori della figlia sedicenne, costringendola a lavorare per pagare la retta, la moglie si è stufata della situazione e ha chiesto il divorzio. A causa della separazione dei beni firmata, il marito ha mantenuto la maggior parte dei beni di valore, mentre lei ha ottenuto solo i diritti sulla metà di una casa che possedevano insieme.

Il risarcimento rappresenta il salario minimo interprofessionale calcolato per i 25 anni

Sapendo che all’ex marito erano rimasti beni di valore come una redditizia azienda olivicola, auto di lusso e altri immobili, mentre lei non aveva nulla, la donna ha deciso di fare causa per ottenere un risarcimento nel dicembre 2020. L’avvocato ha spiegato così questa scelta: “Lei, come molte altre donne, ha trascorso tutta la sua vita lavorativa dedicandosi alle figlie, mentre il marito ha avuto il tempo di sviluppare la sua carriera professionale. Ed è importante che questo venga riconosciuto, che il tempo che hanno dedicato alla famiglia e non alla loro vita professionale abbia un valore”.

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Dopo due anni di causa, un giudice di Malaga ha concesso alla moglie un risarcimento di 204.000 euro per il lavoro domestico non retribuito svolto durante i 25 anni di matrimonio, che secondo l’avvocato della donna rappresenta il salario minimo interprofessionale calcolato per i 25 anni. La sentenza prevede anche 1.000 euro di alimenti mensili per le due figlie e una pensione di 500 euro per la madre. Il marito ha già annunciato l’intenzione di ricorrere in appello contro la sentenza.

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