Da Vinci scoprì aspetti della gravità secoli prima di Einstein

Commenti Memorabili CM

Da Vinci scoprì aspetti della gravità secoli prima di Einstein

| 12/03/2024
Fonte: Pexels

Non aveva però a disposizione gli strumenti per elaborare i suoi concetti

  • Una nuova ricerca del Caltech ha aperto ad una verità sconcertante
  • Leonardo da Vinci capì la gravità nel 1500
  • Parliamo dunque di molto prima che Galileo, Newton ed Einstein elaborassero le loro teorie sull’attrazione reciproca tra gli oggetti
  • I quaderni di da Vinci includono infatti esperimenti in cui egli dimostra che la gravità è una forma di accelerazione
  • Purtroppo non riuscì a portare a termine esattamente i suoi studi perché non aveva a disposizione gli strumenti per elaborare i suoi concetti

 

Che ci crediate o no, Leonardo da Vinci capì la gravità nel 1500, molto prima che Galileo, Newton ed Einstein elaborassero le loro teorie sull’attrazione reciproca tra gli oggetti, secondo una nuova ricerca del Caltech. I quaderni di da Vinci includono infatti esperimenti in cui egli dimostra che la gravità è una forma di accelerazione. I suoi calcoli erano accurati al 97% quando si trattava di modellare la costante gravitazionale!

Mory Gharib, il professore di ingegneria aeronautica e medica del Caltech, ha spiegato: “Non sappiamo se da Vinci fece ulteriori esperimenti o approfondì la questione. Ma il fatto che abbia affrontato il problema in questo modo, all’inizio del 1500, dimostra quanto fosse avanti il suo pensiero”. Da Vinci esplorò i concetti di gravità prima della teoria di Galileo Galilei del 1604, secondo cui la caduta di un oggetto è proporzionale al quadrato del tempo trascorso. A detta dei ricercatori, ciò che ha frenato da Vinci è stato il fatto di non avere a disposizione gli strumenti per elaborare i suoi concetti, come ad esempio un modo per misurare il tempo durante la caduta degli oggetti.

Equatione di Moti

Gharib si è imbattuto negli esperimenti di da Vinci nel Codex Arundel, una serie di appunti che coprono una serie di argomenti. Gharib stava facendo delle ricerche per i suoi studenti quando ha trovato degli schizzi con dei triangoli e la frase “Equatione di Moti” sull’ipotenusa del triangolo rettangolo isoscele. Insieme a due colleghi ha esaminato i diagrammi e gli appunti. Gli esperimenti di Da Vinci prevedevano che una brocca d’acqua lasciasse cadere a terra acqua o un materiale granulare come la sabbia. Da Vinci sapeva che l’acqua e/o la sabbia acceleravano invece di cadere a velocità costante quando la brocca era parallela al terreno. Quando un lanciatore si muove a velocità costante, il materiale cade verticalmente, quindi non c’è triangolo. Quando il lanciatore accelera a velocità costante, il materiale che cade si inclina e forma un triangolo. Se il movimento del lanciatore accelera contemporaneamente all’accelerazione di gravità del materiale in caduta, si forma un triangolo rettangolo isoscele. Ecco perché da Vinci scrisse “Equatione di Moti” o “equalizzazione (equivalenza) dei moti”.

Leggi anche: La teoria di un sacerdote: “Leonardo da Vinci e Einstein potrebbero essere stati alieni”

Da Vinci tentò di descrivere l’accelerazione utilizzando concetti matematici, ma non fu del tutto accurato. Utilizzando la modellazione al computer, il team di Gharib ha trovato un errore nell’esperimento del vaso d’acqua. Sebbene i calcoli di Da Vinci non fossero corretti, egli ha utilizzato l’equazione alquanto imprecisa nel modo corretto. Chris Roh, ex ricercatore post-dottorato al Caltech e attuale assistente alla Cornell University, ha spiegato: “Quello che abbiamo visto è che Leonardo ha lottato con questo problema, ma lo ha modellato come se la distanza dell’oggetto in caduta fosse proporzionale a 2 alla potenza di t [con t che rappresenta il tempo] invece che proporzionale a t al quadrato”. Considerando gli strumenti di cui disponeva da Vinci all’epoca, le sue scoperte sono a dir poco incredibili!

logo-img
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
Chiedi la correzione di questo articoloValuta il titolo di questa notizia
Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend