Donne guerriere governavano la Gran Bretagna 2000 anni fa

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Donne guerriere governavano la Gran Bretagna 2000 anni fa

| 31/01/2025

Un recente studio ha scoperto la centralità della donna nelle società celtiche pre-romane

  • Uno studio su 57 sepolture nel Dorset, in Gran Bretagna, ha rivelato che nella società celtica dell’Età del Ferro le donne occupano tutti i ruoli di rilievo a livello politico, militare e sociale
  • La maggior parte degli individui analizzati discendeva da una singola linea genetica materna, indicando la centralità delle donne nelle comunità
  • Le donne gestivano terre e proprietà, mantenendo la stabilità delle reti sociali e familiari
  • Ritrovamenti di oggetti preziosi associati alle sepolture femminili evidenziano l’alto status sociale delle donne
  • La scoperta contrasta con le strutture patriarcali romane e fornisce nuove prospettive sulla società celtica pre-romana, più egualitaria di quanto si pensasse

 

Quando nel 55 a.C. Giulio Cesare invase la Britannia, trovò una terra governata da regine guerriere e donne di alto rango, e ne lasciò testimonianza nei suoi scritti. La reazione dei Romani di fronte ad una società in cui le donne predominavano fu di sgomento e uno storico dell’epoca scrisse: «I compiti di uomini e donne sono stati scambiati, in modo opposto a ciò che avviene tra noi». Successivamente si è pensato che le descrizioni di Giulio Cesare e dei suoi successori fossero esagerate per mettere l’accento sulla vita selvaggia delle popolazioni britanniche.

Lo studio delle sepolture

Recenti studi hanno però confermato quanto gli antichi romani avevano già ampiamente descritto. La Gran Bretagna duemila anni fa era governata dalle donne, e queste ricoprivano tutti i ruoli di rilievo a livello politico, militare e sociale.

I ricercatori del Trinity College di Dublino, in collaborazione con gli archeologi della Bournemouth University, hanno analizzato il DNA di 55 sepolture rinvenute nel Dorset, nel sud dell’Inghilterra, scoprendo che tutte le donne avevano una linea di discendenza materna locale, mentre gli uomini provenivano da fuori.

«Questo ci dice che i mariti si trasferivano per unirsi alle comunità delle loro mogli dopo il matrimonio, con la terra potenzialmente tramandata attraverso la linea femminile. È la prima volta che questo tipo di sistema è stato documentato nella preistoria europea e prevede l’emancipazione sociale e politica femminile» ha spiegato Lara Cassidy, professoressa associata presso il Dipartimento di genetica del Trinity e autrice dello studio.

Una società matrilocale

Incredibilmente, il team ha scoperto che questo tipo di organizzazione sociale, definita “matrilocalità“, non era limitata solo al Dorset. Hanno esaminato attentamente i dati di precedenti indagini genetiche sulla Gran Bretagna dell’età del ferro e, sebbene i numeri dei campioni di altri cimiteri fossero inferiori, hanno visto emergere ripetutamente lo stesso schema.

Gli studi suggeriscono che le donne avessero un ruolo centrale nella gestione delle terre e delle proprietà, un aspetto che contrastava con le norme delle società patriarcali dell’epoca. Le sepolture stesse testimoniano l’importanza delle donne, con diversi ritrovamenti che evidenziano oggetti di pregio associati ai resti femminili, indicando un elevato status sociale. Nelle sepolture femminili sono stati trovati oggetti preziosi, specchi, spade e persino carri, mentre i corredi funebri maschili erano molto più modesti.

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La scoperta fornisce nuove prospettive sulla cultura celtica pre-romana, che appare più egualitaria e progressista di quanto precedentemente ritenuto. Gli studiosi sottolineano come questa organizzazione sociale matrilocale rappresenti una rarità nel panorama europeo dell’Età del Ferro.

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