Ecco quale effetto ha la musica di sottofondo nel supermercato sulla nostra spesa

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Ecco quale effetto ha la musica di sottofondo nel supermercato sulla nostra spesa

| 08/07/2023
Fonte: Pexels

Diffidate delle “piacevoli” musiche di sottofondo

  • La musica di sottofondo del supermercato che ci fa compagnia è in realtà un boomerang
  • Ci influenza a tal punto da spingersi ad acquistare cose di cui non abbiamo bisogno
  • In questo modo i consumatori spendono di più
  • Ciò avviene però solo nei giorni feriali, di ritorno dal lavoro
  • La musica, infatti, allevia lo stress e la stanchezza e perdiamo il controllo sugli acquisti

 

Quant’è piacevole fare la spesa con quella musica di sottofondo che ti tiene compagnia? Piacevole sì, ma solo all’apparenza, in quanto in realtà queste melodie sono responsabili di un aumento negativo nelle nostre spese. In pratica vanno ad influire nel modo in cui riempiamo il nostro carrello, spingendoci ad acquistare cose di cui non abbiamo bisogno. A confermarlo è uno studio britannico effettuato dai ricercatori della School of Management dell’Università di Bath. Hanno infatti scoperto che la musica nei supermercati fa sì che i consumatori spendano di più. Ciò però avviene solo nei giorni feriali.

Ma vediamo come questo avviene. Secondo gli scienziati, le persone che vanno al supermercato durante la settimana, magari dopo aver avuto una giornata di lavoro faticosa, possono spendere fino al 10% in più rispetto alle aspettative. Tutto questo proprio per “colpa” della radio di sottofondo. La musica, infatti, allevia lo stress e la stanchezza che si accumulano durante il giorno. I consumatori si sentono sollevati, più sereni e perdono il controllo sui propri acquisti e alla fine comprano più prodotti o prodotti di qualità superiore.

Da questo meccanismo sembrano immuni le persone che non lavorano

Prima però abbiamo parlato solamente di giorni feriali. Sembra infatti che nel weekend, quando solitamente la gran parte dei consumatori non lavora ed è dunque più risalassata, questa musica non ci influenzi più di tanto. Si ha dunque un maggiore controllo su ciò che si mette nel carrello. Di contro chi non lavora, come i pensionati, e che ha più tempo libero per fare la spesa, sembra sia immune da questo meccanismo. Per dimostrare l’effetto diverso sulle vendite nei diversi giorni della settimana, i ricercatori hanno intervistato alcuni dirigenti di supermercati per raccogliere informazioni sulle abitudini di acquisto dei consumatori e su come queste differiscano durante la settimana.

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Poi hanno incrociato le informazioni raccolte attraverso alcuni esperimenti condotti in una catena di supermercati svedesi a Stoccolma con consumatori accolti con diverse playlist create appositamente per lo studio. Una playlist di sottofondo includeva una musica d’atmosfera senza parole, mentre un’altra comprendeva brani popolari in quel momento. Il risultato? Sia con una playlist che con l’altra, i ricercatori hanno registrato un significativo aumento delle vendite dal lunedì al giovedì rispetto al resto della settimana.

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