Gli elefanti si chiamano per nome: lo ha scoperto una ricerca

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Gli elefanti si chiamano per nome: lo ha scoperto una ricerca

| 08/12/2023
Fonte: Pexels

Gli elefanti usano richiami distintivi che noi non possiamo sentire

  • Una ricerca in Kenya ha scoperto che gli elefanti si chiamano per nome utilizzando richiami distintivi
  • Gli elefanti emettono suoni a bassa frequenza non udibili dall’uomo, che possono essere trasmessi fino a sei chilometri di distanza
  • I ricercatori hanno classificato 625 di questi suoni in base al contesto in cui si sono verificati e hanno scoperto che alcuni erano usati per rivolgersi a particolari individui
  • Durante l’esperimento, gli elefanti si sono mossi più rapidamente verso il suono che identificavano come proprio e hanno vocalizzato più velocemente in risposta
  • Gli elefanti utilizzano questi “nomi vocali” per comunicare tra loro, creando un richiamo che trasmette molteplici messaggi aggiuntivi

 

Sapevate che gli animali si chiamano per nome? Dai, non pensate ad uno scenario da film Pixar, ma è così. A dimostrarlo è stata una ricerca in Kenya che ha capito come anche gli elefanti hanno dei “nomi”. Noi non possiamo sentirli, ma usano richiami distintivi per comunicare tra loro, l’equivalente di nomi propri nel loro linguaggio.

In una conferenza online del Simons Institute, l’ecologo Michael Pardo ha illustrato i risultati dello studio che lui e i suoi colleghi hanno condotto sugli elefanti della savana africana nel Parco Nazionale di Amboseli, in Kenya. Hanno scoperto che si parlano utilizzando vari tipi di suoni, tra cui i brontolii a bassa frequenza, non udibili dall’uomo, che possono essere trasmessi fino a sei chilometri di distanza.

Gli elefanti sapevano di essere chiamati per nome

Per arrivare a questi risultati, i ricercatori hanno registrato 625 di questi suoni e li hanno classificati in base al contesto in cui si sono verificati. Li hanno analizzati con l’intelligenza artificiale per arrivare alla conclusione che alcuni dei boati (circa un quinto di quelli registrati) erano usati specificamente per rivolgersi a particolari individui. A questo punto hanno fatto ascoltare alcuni di questi boati a 17 elefanti ed hanno scoperto che gli individui si muovevano più rapidamente verso il suono che identificavano come proprio e vocalizzavano più velocemente in risposta. In pratica sapevano di essere chiamati per nome.

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Hanno anche osservato che elefanti diversi usavano spesso lo stesso tipo di brontolio per comunicare con un particolare destinatario. Ciò significa che questi nomi vocali non erano identificati con ruoli sociali, come “madre”. In pratica, a detta dei ricercatori, ai fini della comunicazione tra elefanti questi suoni sarebbero equivalenti a nomi propri. Invece che costituire un richiamo a sé stante, i nomi vocali degli elefanti possono essere inseriti all’interno di un richiamo che allo stesso tempo trasmette molteplici messaggi aggiuntivi.

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