Un tiktoker ha rivelato una strana coincidenza: è convinto che Facebook lo “spii”
- Un ragazzo si è ritrovato in casa a parlare con il suo fidanzato
- Discutevano delle sale giochi VR e del fatto che non ce ne fossero nelle vicinanze
- Il giorno dopo il suo compagno ha trovato un annuncio su Facebook
- Sponsorizzava proprio una sala giochi VR a Birmingham, dove vivono loro
- La società ha dichiarato di non utilizzare le registrazioni del microfono per indirizzare le pubblicità
Da anni ormai circolano voci sul fatto che Facebook spii i suoi utenti attraverso il microfono dello smartphone. Il social network è stato accusato di ascoltare le conversazioni delle persone, con l’obiettivo di far apparire sulle loro pagine annunci pubblicitari ad hoc che possano incontrare i loro interessi, ma non tutti hanno dato adito a questa tesi. Recentemente l’utente di TikTok TJ Mills, ha condiviso la sua personale esperienza con l’app. L’uomo ha raccontato che era a casa e stava discutendo con il suo partner delle sale giochi VR e del fatto che non ce ne fossero nelle vicinanze.
Il giorno dopo, scorrendo sulla home di Facebook, il suo fidanzato ha notato una strana “coincidenza”: un annuncio per una sala giochi VR a Birmingham, proprio dove vivono loro. “Facebook può ascoltarci?”, ha chiesto il giovane ai suoi follower su TikTok. Non è la prima volta che la piattaforma viene accusata di “spiare” le persone. L’anno scorso la proprietaria di una caffetteria americana ha trovato online alcuni annunci pubblicitari per il latte d’avena dopo una conversazione sulle alternative casearie.
In realtà si tratta solo di una leggenda metropolitana
Ma in realtà non è altro che una leggenda metropolitana e Facebook ha più volte negato il tutto, affermando di non utilizzare mai le registrazioni del microfono per indirizzare meglio gli annunci. Esperti di privacy, informatici, giornalisti tecnologici hanno indagato su questo fronte e non hanno trovato prove concrete di illeciti. Gli annunci che pensate provengano dalle vostre conversazioni dimostrano semplicemente quanto sia diventata “intelligente” la pubblicità mirata.
Leggi anche: “Facebook ti ascolta dal microfono”: utente fornisce una nuova “prova”
Nel caso di TJ Mills, è molto probabile che le app scaricate sul suo cellulare e su quello del suo compagno, siano riuscite a captare i loro interessi, tramite like, click su link specifici o aperture di pagine o in base alle loro ricerche su Internet. “Facebook non ha bisogno di spiare le vostre conversazioni nella vita reale, perché voi gli fornite già molte informazioni”, sostengono gli esperti. Inoltre, gli inserzionisti possono utilizzare queste informazioni su più dispositivi, anche se non siete connessi a Facebook.
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- https://www.thesun.ie/tech/9442146/facebook-spying-listening-conversations-false/
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