Finge il furto dell’auto per non portare la moglie a fare shopping

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Finge il furto dell’auto per non portare la moglie a fare shopping

| 31/12/2025
Fonte: Facebook

Un tentato “furto fai da te” che finisce peggio di una giornata al centro commerciale

  • Un uomo russo ha inscenato il furto della propria auto per non accompagnare la moglie a fare shopping
  • La donna ha denunciato il presunto furto, poi ha richiamato dicendo che l’auto era stata ritrovata su un’isola di Krasnoyarsk
  • La polizia, arrivata sul posto, ha notato segni di effrazione e un blocchetto d’accensione danneggiato
  • Durante l’interrogatorio, la versione del marito ha iniziato a crollare, portando gli agenti a sospettare una messinscena
  • L’uomo ora rischia fino a due anni di carcere per falsa denuncia, nonostante non avesse precedenti

 

L’amore può superare ogni ostacolo, si dice. Ma evidentemente non può nulla contro una giornata di shopping che, per alcuni, rappresenta una prova di resistenza peggiore del servizio militare. In Russia, un uomo di Krasnoyarsk ha deciso che accompagnare la moglie tra vetrine e camerini era una missione troppo impegnativa, tanto da escogitare un piano che definire creativo è poco: simulare il furto della propria Toyota Corolla.

L’episodio, accaduto ad aprile ma rivelato solo in ottobre, è iniziato quando la moglie ha chiamato il numero di emergenza denunciando la sparizione dell’auto dal parcheggio vicino a casa. Fin qui, tutto regolare. Poco dopo, però, la stessa donna ha richiamato comunicando una svolta sorprendente: la vettura era stata ritrovata su Otdykha Island, una zona poco distante.

La polizia si insospettisce e l’uomo cede alle domande

Gli agenti si sono quindi recati sul posto per effettuare i controlli di rito. Sul veicolo erano evidenti i tentativi di rendere credibile il “furto”: segni di effrazione, un blocchetto di accensione malridotto e quell’aria da colpo maldestro che non convince nessuno con un minimo di esperienza.

A questo punto, è bastato poco perché la versione del marito iniziasse a scricchiolare. Interrogato dagli agenti, l’uomo ha fornito spiegazioni piene di buchi, pause strategiche e contraddizioni tali da far emergere un sospetto sempre più solido: il furto non c’era mai stato. Più gli investigatori insistevano, più la storia si trasformava in un castello di carte pronto a crollare.

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Dalla fuga dallo shopping ai guai giudiziari

La conclusione della polizia è stata chiara: l’uomo avrebbe danneggiato volontariamente la propria auto per inscenare un carjacking e, così facendo, evitare il temutissimo pomeriggio di acquisti con la moglie. Un piano azzardato, che forse nella sua mente sembrava geniale, ma che nella realtà gli è costato molto caro. Nonostante fosse incensurato, l’uomo ora si ritrova con un procedimento penale aperto per denuncia falsamente denunciata secondo l’Articolo 306 del Codice penale russo. La pena può arrivare fino a due anni di carcere, oltre a un divieto di espatrio. Se l’obiettivo era evitare di uscire di casa, in un certo senso c’è riuscito. Ma non nel modo che sperava.

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