Il fenomeno piuttosto raro si verifica in determinate condizioni ambientali dando vita ad uno spettacolo unico
- I fiori di ghiaccio, o fiori di brina, sono formazioni che si generano sulla superficie ghiacciata di mari e laghi
- Il fenomeno si verifica a temperature molto basse (intorno ai -20 °C), in assenza di vento e quando l’aria è molto più fredda del ghiaccio sottostante
- I cristalli crescono e si ramificano attorno ad un nucleo costituito da un granello di sale o da un’impurità della superficie ghiacciata
- Le concrezioni ghiacciate si trasformano in piccoli ecosistemi in cui convivono microrganismi e alghe
- I fiori “sbocciano” soprattutto nelle zone polari ma ancora poco si sa sulla loro natura fisica, chimica e biologica
Uno spettacolo della natura poco conosciuto è quello dei fiori di ghiaccio, o fiori di brina, che si formano sulla superficie ghiacciata dei mari e dei laghi. Il fenomeno è dovuto ad una reazione dell’acqua a temperature molto basse con cui si creano sculture naturali che ricordano dei fiori.
Ogni fiore è un piccolo ecosistema
I fiori di ghiaccio si formano sulla superficie del mare a temperature intorno ai -20 °C, e quando l’aria è molto più fredda del ghiaccio sottostante. La differenza di temperatura fra aria e ghiaccio marino deve essere di almeno – 15°C. In questa condizione si genera uno strato di vapore acqueo sovrasaturo che porta alla formazione di piccoli cristalli di ghiaccio sulla superficie del mare. I cristalli crescono e si ramificano attorno ad un nucleo costituito da un granello di sale o da un’impurità della superficie ghiacciata. In generale, i fiori si formano solo in assenza di vento. In situazioni più rare spuntano anche sulla superficie di laghi ghiacciati. In Italia il fenomeno si è verificato nel 2022 nel lago di Fusine, a Tarvisio, in provincia di Udine.
Le concrezioni ghiacciate si trasformano in piccoli ecosistemi in cui convivono microrganismi e alghe. La loro vita è però breve, poiché con il rialzarsi delle temperature anche solo di qualche grado porta allo scioglimento dei petali.
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I fiori sbocciano soprattutto nelle zone polari ma ancora poco si sa sulla loro natura fisica, chimica e biologica. La loro estrema rarità non consente uno studio approfondito in natura e per questo motivo i ricercatori dell’università di Washington hanno riprodotto i fiori in laboratorio per studiarne la struttura e la loro interazione con l’ambiente.
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- https://www.weather.gov/lmk/frost_flowers