La forma dei cristalli può raggiungere notevoli dimensioni ed è determinata da una serie di condizioni atmosferiche

• Nel 1887 nel Montana furono registrati fiocchi di neve giganteschi, «grandi come pentole del latte»
• I fiocchi di neve non sempre hanno una struttura simmetrica
• La maggior parte dei fiocchi sono costituiti da molti singoli cristalli di ghiaccio e goccioline d’acqua congelate
• Quando più fiocchi di neve si raggruppano in un miscuglio sono detti aggregati
• Gli aggregati possono avere anche grandi dimensioni ma per arrivare a terra intatti ci devono essere determinate condizioni atmosferiche

Quando nevica osservare i fiocchi che scendono dal cielo è sempre uno spettacolo suggestivo. La neve è costituita essenzialmente da cristalli di ghiaccio che assumono forme e struttura particolari. Ma che dimensioni possono raggiungere i fiocchi?

I fiocchi giganteschi

Nel 1887, un allevatore di nome Matt Coleman individuò enormi fiocchi di neve caduti su uno dei suoi pascoli nel Montana occidentale, durante una tempesta di neve e affermò che erano «più grandi delle pentole del latte». Secondo l’allevatore avevano una larghezza di 38 centimetri e uno spessore di quasi 20 centimetri e, nonostante non ci fossero prove fotografiche dei fiocchi giganteschi, le dimensioni sono state registrate nel Guinness World Records. È possibile che in natura si formino fiocchi così grandi?

«Quando pensiamo ai fiocchi di neve, la maggior parte di noi immagina i motivi simmetrici, simili a merletti, che adornano i biglietti di auguri in questo periodo dell’anno. Ma la stragrande maggioranza dei fiocchi di neve non è così pulita e ordinata» ha affermato Sandra Yuter della NC State, docente presso il Center for Geospatial Analytics. «La maggior parte dei fiocchi di neve è decisamente grumosa, costituita da molti singoli cristalli di ghiaccio e goccioline d’acqua congelate. Raramente si ottengono cristalli di ghiaccio incontaminati e perfetti».

Per più di cinque anni, Yuter e i suoi collaboratori hanno studiato la forma dei fiocchi di neve in caduta libera, prima nello Utah e ora a Stony Brook, New York.

I fiocchi aggregati

Uno degli obiettivi del lavoro è comprendere meglio il funzionamento interno delle tempeste di neve (dalla sommità delle nuvole fino al suolo) e migliorare le previsioni delle nevicate locali.

Le forme dei fiocchi di neve registrano ciò che stava accadendo nelle nuvole dove si sono formati, perché diverse condizioni di temperatura e umidità influenzano il modo in cui i fiocchi di neve appaiono e crescono.

I fiocchi di neve si generano quando le molecole d’acqua in una nuvola passano direttamente dal vapore acqueo al ghiaccio solido, saltando la fase liquida per formare un cristallo di ghiaccio.

Questi cristalli di ghiaccio cadono e vorticano attraverso le nuvole che li hanno formati, continuando a crescere e raggruppandosi insieme, raccogliendo goccioline d’acqua gelata che si accumulano. E quando più cristalli di neve si uniscono in un miscuglio sono conosciuti negli ambienti meteorologici come aggregati.

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Non si può davvero dire quanto grande potrebbe diventare un fiocco di neve aggregato mentre è ancora in volo. La sua struttura è debole e può rompersi in pezzi più piccoli mentre volteggia spinta dal vento. Ciò significa che il fiocco da record del 1887 avrebbe dovuto cadere con vento molto calmo, o senza vento. Inoltre, l’umidità nell’aria avrebbe dovuto essere piuttosto elevata, per consentire ai fiocchi di raccogliere una miriade di cristalli di ghiaccio e goccioline d’acqua congelate durante il loro viaggio verso il suolo. Una condizione atmosferica rara a verificarsi ma non impossibile.

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• https://www.livescience.com/planet-earth/weather/how-big-can-snowflakes-get
• https://news.ncsu.edu/2018/12/how-big-can-snowflakes-be/
• https://apukkaresort.fi/snow-fact-1-the-world-largest-snowflake/
• https://www.guinnessworldrecords.com/world-records/73325-largest-snowflake

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