Chi ben comincia… il 71% dei dipendenti ha pensato di lasciare il lavoro già dal primo giorno

Commenti Memorabili CM

Chi ben comincia… il 71% dei dipendenti ha pensato di lasciare il lavoro già dal primo giorno

| 09/05/2025
Fonte: Pexels

Si pensa di lasciare il lavoro il primo giorno a causa dell’inefficacia dell’onboarding aziendale

  • Il 71% dei neoassunti in Italia ha pensato di lasciare il lavoro già dal primo giorno per via di un cattivo onboarding
  • Solo il 26% dei dipendenti si è sentito pienamente supportato nella fase iniziale del nuovo impiego
  • Tra le cause principali: assenza di eventi di benvenuto, mancanza di comunicazioni preliminari e scarso supporto pratico
  • Il 16% ha pranzato da solo il primo giorno, segno di una scarsa inclusione nel team
  • Un terzo dei nuovi assunti non consiglierebbe la propria azienda a causa di un’esperienza di inserimento negativa

 

L’inizio di un nuovo impiego è un momento cruciale nella carriera di ogni lavoratore, ma in Italia sta diventando un potenziale fattore di crisi. Secondo un recente sondaggio condotto da Michael Page, il 71% dei dipendenti italiani ha pensato di lasciare il nuovo lavoro già dopo il primo giorno, a causa di un’esperienza di onboarding insoddisfacente. Questo dato è significativamente più alto rispetto alla media europea, che si ferma al 46%.

Il processo di onboarding rappresenta la fase iniziale dell’integrazione in azienda, in cui il neoassunto viene introdotto alle dinamiche interne, alla cultura aziendale e alle procedure operative. Tuttavia, solo il 26% degli intervistati si è sentito veramente supportato in questa fase. Questo indica una forte carenza nell’organizzazione e nella gestione del primo impatto tra azienda e dipendente.

Errori comuni nell’onboarding che portano a lasciare il lavoro

Tra le principali cause di disagio segnalate dagli intervistati, spicca l’assenza di un evento di benvenuto: ben il 79% dei nuovi assunti non ha ricevuto alcuna forma di accoglienza formale. Inoltre il 43% ha lamentato la mancanza di informazioni preliminari sul ruolo e sulle attività da svolgere, mentre il 22% ha riportato una generale mancanza di supporto nei primi giorni.

Un dato simbolico ma rilevante riguarda il primo pranzo: il 16% dei neoassunti ha consumato il pasto da solo, senza alcun tipo di interazione con i colleghi. Questo tipo di isolamento può compromettere il senso di appartenenza e ostacolare l’integrazione all’interno del team. Non sorprende, quindi, che un dipendente su tre non consiglierebbe la propria azienda ad altri.

Migliorare l’onboarding come leva strategica

L’onboarding aziendale non dovrebbe essere visto solo come una formalità, ma come uno strumento strategico per la fidelizzazione del personale. Secondo Francesca Caricchia, senior executive director di PageGroup, è possibile trasformare questa fase iniziale in un’opportunità di crescita per l’azienda e per il dipendente. Un semplice gesto come inviare un welcome pack personalizzato può fare la differenza, permettendo al nuovo assunto di sentirsi subito parte del gruppo.

Anche gli aspetti pratici non vanno trascurati. Avere già pronto il badge, l’account email, gli accessi ai software e le attrezzature necessarie al lavoro è segno di efficienza e rispetto. Dimostrare di aver preparato tutto per l’arrivo del nuovo collaboratore contribuisce a creare un’impressione positiva e professionale fin dal primo giorno.

Leggi anche: Vuoi dare le dimissioni? Questa start up lo fa al posto tuo

Prevenire il malcontento dei nuovi assunti

Un’altra componente fondamentale spesso trascurata è la raccolta del feedback durante il periodo di inserimento. Aspettare il momento delle dimissioni per chiedere un’opinione è un grave errore: è molto più efficace monitorare costantemente l’esperienza dei neoassunti e correggere eventuali criticità in tempo reale. Investire nell’onboarding significa costruire relazioni di lavoro solide e durature. Un processo ben strutturato aumenta il livello di engagement, riduce il turnover e rafforza l’immagine dell’azienda come luogo di lavoro positivo. Migliorare l’accoglienza dei nuovi dipendenti, curare i dettagli e offrire un supporto concreto sono passi semplici ma fondamentali per migliorare la qualità della vita lavorativa e trattenere i talenti.

Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend