Italiani e doccia quotidiana: siamo i più puliti d’Europa (ma per gli esperti esagerare fa male)

Commenti Memorabili CM

Italiani e doccia quotidiana: siamo i più puliti d’Europa (ma per gli esperti esagerare fa male)

| 09/10/2025
Fonte: Pexels

Lavarsi ogni giorno è un vanto, ma i dermatologi avvertono: la pelle e il sistema immunitario non sempre ringraziano

  • Il 95% degli italiani fa la doccia ogni giorno, primi in Europa per igiene personale
  • Portogallo, Spagna e Grecia ci seguono grazie anche al bidet, considerato indispensabile
  • Lavarsi poco favorisce germi e odori, ma lavarsi troppo danneggia pelle e difese immunitarie
  • Gli esperti consigliano docce brevi, ogni 2-3 giorni nei climi temperati, evitando detergenti aggressivi
  • Una doccia consuma circa 80 litri d’acqua: attenzione anche all’impatto ambientale

 

Il 95% degli italiani non rinuncia alla doccia giornaliera, un dato che ci mette in cima alla classifica europea dell’igiene personale. Portogallo, Spagna e Grecia ci inseguono, forse anche grazie al fedele bidet, simbolo mediterraneo di pulizia. Altrove le percentuali scendono: nei paesi nordici si suda meno e la doccia quotidiana è meno diffusa, ma nessuno li accusa di trascuratezza.

Il problema non è tanto stabilire chi sia più pulito, quanto capire se tutta questa acqua e sapone faccia davvero bene. I dermatologi ricordano che esiste un equilibrio delicato tra igiene e salute della pelle, e non sempre più docce equivalgono a più benessere.

L’igiene quotidiana tra pelle, microbiota e difese immunitarie

La pelle ospita un microbiota complesso, un ecosistema di microrganismi che la protegge da germi e allergeni. Lavarsi poco significa accumulare sporco e sudore, con rischi di infezioni e acne, ma lavarsi troppo può distruggere la barriera naturale cutanea. Risultato: secchezza, prurito e irritazioni che lasciano campo libero ai patogeni.

In più, i saponi antibatterici uccidono anche i “batteri buoni”, alterando l’equilibrio e riducendo le difese immunitarie. Secondo gli esperti, il sistema immunitario ha bisogno di contatto con il mondo esterno per sviluppare la memoria protettiva: vivere in una bolla sterile non è la soluzione.

Quante docce servono davvero

Gli specialisti raccomandano di non esagerare. Nei climi temperati può bastare una doccia ogni 2-3 giorni, salvo casi particolari come lavori fisicamente impegnativi, sport intensi o periodi di caldo estremo. Durante la pubertà, invece, i cambiamenti ormonali rendono più frequente la necessità di lavarsi, e gli adolescenti lo sanno bene.

Uno studio del 2021 su pazienti con eczema non ha trovato differenze significative tra chi si lavava ogni giorno e chi meno spesso, a patto che le docce non fossero troppo lunghe e venissero usati detergenti delicati. In sostanza, anche la doccia quotidiana può andare bene, purché con moderazione.

Durata, sapone e impatto ambientale

Il consiglio più diffuso è semplice: docce brevi di 2-3 minuti, con attenzione alle zone che richiedono maggiore cura. L’acqua troppo calda e i detergenti aggressivi seccano la pelle e favoriscono irritazioni. Meglio scegliere prodotti delicati, senza parabeni, solfati e fragranze inutili. C’è anche un tema ambientale non trascurabile. Ogni doccia consuma circa 80 litri d’acqua, senza contare i residui chimici dei detergenti che finiscono nello scarico.

Leggi anche: Confessa di non lavare le mani dopo essere andata in bagno: “Faccio scorrere l’acqua e basta”

Ridurre i tempi sotto il getto non fa bene solo alla pelle, ma anche al pianeta. Insomma, lavarsi non è una gara a chi fa più docce, ma una questione di equilibrio. Troppo poco significa rischiare infezioni, troppo spesso vuol dire compromettere il microbiota e ridurre le difese naturali. La regola d’oro è semplice: ascoltare la propria pelle, scegliere detergenti delicati e limitare la durata delle docce. Un approccio che salva la pelle, la salute e pure qualche litro d’acqua.

Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend