La medusa robot raccoglie i rifiuti in fondo al mare [+VIDEO]

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La medusa robot raccoglie i rifiuti in fondo al mare [+VIDEO]

| 04/05/2023
Fonte: Youtube

Jellyfish-bot è un prototipo che con i suoi tentacoli intrappola gli oggetti sui fondali e li riporta in superficie

  • Un team di ingegneri ha messo a punto un robot simile ad una medusa per raccogliere i rifiuti di plastica in fondo al mare
  • Jellyfish-bot con i suoi bracci intrappola gli oggetti e li riporta in superficie
  • Riesce anche a catturare particelle di rifiuti e fragili campioni biologici come uova di pesce
  • La medusa robot non è impattante poiché non ha quasi rumore e interagisce delicatamente con le specie marine
  • Il prototipo presenta però alcuni limiti che gli scienziati stanno cercando di migliorare

 

Una curiosa medusa robot sarà utilizzata per ripulire i fondali marini dai rifiuti di plastica. Gli ingegneri del Max Planck Insitute for Intelligent Systems di Stoccarda hanno messo a punto “Jellyfish-bot”, un prototipo di robot simile ad una medusa che intrappola gli oggetti riportandoli in superficie.

La medusa ad impatto zero

Il movimento è simile a quello di una medusa: con i componenti-tentacoli riesce a catturare anche particelle di rifiuti e fragili campioni biologici come uova di pesce. Non ha alcun impatto negativo sull’ambiente circostante e la sua interazione con le specie marine è delicata e quasi priva di rumore. Gli elettrodi del robot sono stati progettati per fungere da bracci e possono essere utilizzati per afferrare oggetti o per nuotare in precise direzioni.

Secondo l’International Union for Conservation of Nature (IUCN), ogni anno finiscono in mare almeno 14 milioni di tonnellate di plastica che rappresentano l’80% di tutti i rifiuti marini. Jelly-fish potrebbe aiutare a ripulire gli oceani senza sconvolgere l’ambiente.

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Il prototipo però presenta ancora alcuni limiti da mettere a punto: può muoversi solo con un cavo di alimentazione e, quindi, questo riduce il suo raggio di azione. I ricercatori stanno lavorando per dotare il robot di una batteria e un’unità di comunicazione wireless. Stanno anche effettuando modifiche per migliorare la capacità di movimento e di rotta.

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