Lavoro, uno su due rinuncia alla carriera per dare spazio alla vita privata

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Lavoro, uno su due rinuncia alla carriera per dare spazio alla vita privata

| 18/02/2024
Fonte: Pexels

Ormai la carriera non è più tra i sogni dei giovani

  • Dopo la pandemia, la prospettiva dei lavoratori è cambiata, e ora l’equilibrio tra lavoro e vita privata è considerato più importante dell’avanzamento di carriera secondo uno studio globale
  • Il 94% dei partecipanti al sondaggio ritiene prioritario l’equilibrio tra lavoro e vita privata, seguito dalla retribuzione (93%) e dalla sicurezza del lavoro (90%)
  • Il 50% dei lavoratori sarebbe disposto a rinunciare alle prospettive di crescita pur di rimanere in un ruolo che apprezza, sottolineando un cambiamento nelle priorità lavorative
  • La Generazione Z e i Millennials sono considerati più ambiziosi, ma solo il 50% cerca attivamente un avanzamento di carriera, mentre altri cercano un significato più ampio nel loro percorso professionale
  • I motivi del cambiamento includono la mancanza di un ambiente piacevole, la incompatibilità tra lavoro e vita personale e un basso stipendio, superando la mancanza di opportunità di carriera nelle priorità lavorative

 

Dopo la pandemia, il mondo del lavoro è cambiato radicalmente. O meglio, a mutare è stata la prospettiva dei lavoratori che ora ritengono più importante l’equilibrio tra lavoro e vita privata rispetto a fare carriera. A rivelarlo è uno studio condotto su scala globale che ha coinvolto migliaia di lavoratori facendo emergere come per il 94% dei partecipanti questo aspetto sia prioritario, seguito da retribuzione (93%) e sicurezza del lavoro (90%).

Come detto, l’avanzamento di carriera non è più al centro delle priorità con il 50% dei lavoratori che sarebbe disposto a rinunciare alle prospettive di crescita pur di rimanere in un ruolo che apprezza. Certamente la Generazione Z e i Millennials sono le generazioni più “ambiziose”, ma solo la metà degli intervistati dichiara di essere ambizioso nella propria carriera cercando un significato più ampio nel loro percorso professionale.

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I motivi di questo cambiamento

Per un esiguo 35% la carriera è una priorità e solo il 5% aspira a guidare la propria azienda. E anzi, il 34% delle persone non considererebbe mai di diventare manager, anche in presenza di opportunità di avanzamento professionale. Ma perché questo cambiamento rispetto alle idee che si avevano anni fa? I motivi sono diversi: la mancanza di un ambiente piacevole (29%), un lavoro incompatibile con la vita personale (28%) e un basso stipendio (25%) superano la mancanza di opportunità di carriera (24%). C’è dunque necessità che le aziende cambino modo di concepire il lavoro, cosa che porterebbe ad una visione ancor più incentrata al benessere nell’ambiente lavorativo.

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