Le cose che avevamo prima degli smartphone (e che oggi ci mancano)

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Le cose che avevamo prima degli smartphone (e che oggi ci mancano)

| 21/07/2025
Fonte: Pexels

Con l’arrivo dei telefoni cellulari e del web sono scomparse abitudini quotidiane diventate ormai un ricordo nostalgico

  • Prima degli smartphone la comunicazione si basava su “squilli”, SMS limitati e costosi MMS, con un continuo ricorso al telefono fisso di casa o delle cabine pubbliche
  • L’intrattenimento offline era predominante, con giochi basilari come Snake, walkman, libri, giornali e giochi da tavolo
  • Le persone tendevano a interagire di più tra loro e con l’ambiente circostante, sapendo orientarsi con le mappe cartacee
  • Le foto si scattavano con parsimonia e si doveva attendere giorni prima di vedere le stampe sviluppate negli appositi negozi
  • La carta era un supporto molto più utilizzato nella vita quotidiana: per prendere appunti, per scrivere lettere o inviare cartoline dai luoghi di vacanza

 

L’avvento degli smartphone ha rivoluzionato profondamente il nostro modo di vivere e interagire, modificando abitudini radicate e introducendo nuove dinamiche sociali. Prima degli onnipresenti cellulari, la quotidianità era caratterizzata da pratiche e abitudini molto diverse che, oggi, per molti appartengono a un passato nostalgico.

Gli “squilli” e gli sms

Prima degli smartphone, la comunicazione era ben diversa. Erano in voga gli “squilli”, ossia chiamate ad una persona cara facendo un solo squillo per poi riagganciare. Era un modo per dire “ti penso” oppure “chiamami”: un linguaggio in codice, compreso solo da chi lo utilizzava. I messaggi di testo (SMS) erano limitati a 160 caratteri e costringevano le persone a sviluppare abbreviazioni creative e un uso sapiente del linguaggio, spesso ricorrendo al T9 per una scrittura più veloce. L’invio di foto tramite MMS era un evento raro e costoso, dato che le immagini erano spesso sgranate e il costo elevato. Le cabine telefoniche e i telefoni fissi erano i mezzi principali per le chiamate. Ovviamente nelle tasche e nelle borse non mancavano mai le schede o i gettoni telefonici.

La musica e le foto

Il tempo libero era gestito in modo differente. Senza la vasta offerta di app e contenuti degli smartphone, le persone si dedicavano ad attività più “offline”. I giochi sui cellulari erano basilari, con Snake come il più celebre passatempo. Per la musica, si usavano lettori MP3 o, in tempi ancora precedenti, lettori CD portatili e walkman.

Ascoltare musica richiedeva la scelta accurata delle tracce (su cd o musicassette da portare con sé), dato che non si poteva avere accesso immediato a milioni di brani come avviene oggi con Spotify. Anche le foto venivano scattate con criteri diversi: le fotocamere erano un bene da usare con parsimonia, e spesso bisognava andare a “sviluppare” (a pagamento) i rullini in negozi fisici, dovendo aspettare giorni prima di averle a disposizione. Ogni scatto quindi era pensato, selezionato e realizzato nel miglior modo possibile per evitare sprechi, mentre oggi si scattano in poche ore centinaia di foto con lo smartphone.

I giochi “offline”

L’intrattenimento si basava molto di più su libri, giornali, riviste, cruciverba e giochi da tavolo o di carte. La televisione rimaneva un punto di riferimento, ma l’accesso a contenuti on-demand non era nemmeno concepibile.

L’assenza di smartphone favoriva un maggiore contatto diretto e una maggiore consapevolezza dell’ambiente circostante. Le persone erano più inclini a iniziare conversazioni con sconosciuti, a perdersi per poi trovare la strada chiedendo indicazioni, o a usare mappe cartacee per orientarsi.

L’attenzione era meno frammentata e si vivevano i momenti con maggiore intensità, senza la costante tentazione di documentare tutto con foto o video. I momenti di attesa, come quelli sui mezzi pubblici, venivano riempiti osservando il paesaggio, leggendo un libro o semplicemente riflettendo, invece di guardare lo schermo del telefono.

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Le lettere e le cartoline

La capacità di memorizzare numeri di telefono era molto più sviluppata, dato che le rubriche dei cellulari erano limitate. La carta era un supporto molto più utilizzato nella vita quotidiana, per prendere appunti, per scrivere lettere o inviare cartoline dai luoghi di vacanza: abitudini oggi quasi del tutto scomparse poiché sostituite da messaggi e foto digitali.

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