Il fotografo con 60.000 foto vintage non sviluppate delle rockstar [+FOTO]

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Il fotografo con 60.000 foto vintage non sviluppate delle rockstar [+FOTO]

| 11/06/2024

Nella casa di Charles Daniels sono conservati 3200 rullini con scatti a musicisti e band degli anni ’60 e ’70

  • Carles Daniels nel 1967 lavorava come presentatore al Boston Tea Party, un locale dove si esibivano molte band dell’epoca
  • L’uomo scattava foto agli artisti nel basckstage e nei momenti di pausa dagli spettacoli
  • Daniels divenne un punto di riferimento per molti musicisti che poi sarebbero diventati icone mondiali del rock
  • Nelle sue foto ci sono gli Who, Jimi Hendrix, i Rolling Stones, David Bowie e i Led Zeppelin
  • L’uomo negli anni ha tralasciato di sviluppare i rullini che sono ancora conservati in decine di scatole nella sua casa

 

Negli anni ’60 e ’70 Charles Daniels ha scattato decine di migliaia di foto alle rockstar dell’epoca. Le immagini però in gran parte non sono mai state sviluppate e sono ancora dentro migliaia di rullini conservati nella sua casa a Somerville, Massachusetts.

Le foto delle rockstar nel backstage

Nel 1967, racconta The Guardian, Daniels lavorava come presentatore al Boston Tea Party, un luogo culto della rivoluzione del rock psichedelico, sul cui palco si esibivano molti artisti che poi sarebbero diventati icone mondiali, dagli Who a Jimi Hendrix, da Billy Preston ai Rolling Stones, da David Bowie ai Led Zeppelin.

Daniels aveva un punto di vista privilegiato degli artisti, e li fotografava nei loro momenti di pausa nel backstage o negli incontri informali tra camerini e uffici. Non dunque immagini patinate, come quelle scattate dai fotografi professionisti che cercavano negli artisti la posa perfetta, ma spaccati di vita e lavoro di tante star che pochi potevano vedere. Si trattava più che altro di foto al volo come quelle fatte tra amici. Il suo modo di presentare gli artisti sul palco era molto semplice e diretto, per questo creò un buon rapporto con tutte le band che si avvicendavano negli spettacoli.

Le amicizie

La sua grande conoscenza della musica inoltre contribuì anche a rafforzare i legami con gli artisti, come Ron Wood e Rod Stewart che all’epoca avevano formati i Faces e che in un’occasione lo avevano anche voluto sul palco con loro a cantare. Peter Wolf, che all’epoca faceva parte degli Hallucinations, lo chiamò anche a condurre insieme a lui un programma radiofonico su WBCN, la principale stazione underground di Boston, e gli diede il soprannome di “Master Blaster“.

Negli anni però Daniels non ha mai sviluppato i 3200 rullini, conservandoli in decine di scatole. È stata Susan Bestler, la compagna di Daniels, che durante la permanenza in casa per il covid ha ripreso le scatole dei rullini spronandolo a svilupparli e a condividere la sua eccezionale documentazione fotografica.

Daniels all’epoca scattava così tanto che in molti pensavano addirittura che la macchinetta non avesse rullino, anche perché le foto nessuno le vedeva mai. «Uno dei rullini sviluppati mi ha fatto molto ridere» ha raccontato Bestler. «C’erano molti scatti della sua ragazza di allora, foto di persone sulla metropolitana e di altre che camminavano per strada, e poi anche foto del backstage di Pete Townshend e Keith Moon».

Daniels era un punto di riferimento per molti artisti

Negli anni successivi Daniels fu assunto da un blues e jazz club di Cambridge, il Night Stage, in modo che gli artisti in gran parte neri che suonavano lì, tra cui Etta James e Howlin’ Wolf, si sentissero a proprio agio in quello che era un ambiente prevalentemente bianco.

Ma perché i rullini non sono mai stati sviluppati? «Me ne sono semplicemente dimenticato» ha affermato l’uomo nell’intervista congiunta con la compagna al Guardian, nel 2022. «All’epoca davamo molte cose per scontate». Fotografare era per Daniels un bisogno del momento, una necessità di documentare attimi di vita che si susseguivano veloci ma che poi non ha mai fermato nella stampa delle fotografie.

Una parte delle sue foto vintage sono state pubblicate in un lussuoso libro sulla storia dei Faces, e negli ultimi 20 anni ha esposto il suo lavoro presso gallerie locali, ma gran parte del suo tesoro culturale resta ancora in scatole di cartone sotto forma di vecchi rullini.

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Daniels è scomparso a gennaio 2024 e il progetto di recupero di tutto il materiale non è semplice. Con 3200 pellicole vintage da 12 o 36 scatti ognuna si arriva ad oltre 60.000 fotografie da trattare con i moderni sistemi di sviluppo, da selezionare e conservare in archivi dedicati. Un lavoro immane che necessita di ingenti fondi. A tal proposito sono state avviate alcune campagne su GoFundMe che però non hanno portato i risultati sperati.

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