Inventate le lenti a contatto ad infrarossi che permettono di vedere al buio

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Inventate le lenti a contatto ad infrarossi che permettono di vedere al buio

| 12/06/2025
Fonte: Pexels

Le lenti riescono a convertire la luce infrarossa in luce visibile e funzionano anche con gli occhi chiusi

  • Ricercatori cinesi hanno sviluppato lenti a contatto rivoluzionarie in grado di espandere la visione umana fino all’infrarosso
  • L’occhio umano può vedere una gamma di colori con lunghezze d’onda comprese tra circa 400 e 700 nanometri, mentre con le lenti si arriva a valori tra 800 e 1.600 nanometri
  • Le lenti funzionano senza alimentazione esterna e possono essere efficaci anche con gli occhi chiusi
  • I volontari hanno identificato segnali infrarossi come luci rosse, verdi e blu
  • Le lenti potrebbero avere applicazioni future in medicina, sicurezza, visione notturna e assistenza per il daltonismo

 

Un team internazionale guidato da ricercatori della Zhejiang University, in Cina, ha sviluppato delle lenti a contatto rivoluzionarie in grado di espandere la visione umana fino all’infrarosso. Pubblicata sulla rivista Cell, la ricerca descrive come le lenti utilizzino una pellicola ultrasottile composta da nanoparticelle che convertono la luce infrarossa in lunghezze d’onda visibili.

Lo spettro visibile all’occhio umano

L’occhio umano può vedere una gamma di colori relativamente limitata: luce con lunghezze d’onda comprese tra circa 400 e 700 nanometri. Le lenti a contatto consentono di vedere un raggio di luce di lunghezza compresa tra 800 e 1.600 nanometri, noto come infrarosso.

Le lenti hanno rivelato una particolarità interessante: sembrano funzionare meglio addirittura con gli occhi chiusi. Questo perché la luce infrarossa penetra più a fondo nella pelle rispetto alla luce visibile, quindi le palpebre filtrano essenzialmente il riverbero più intenso.

Le possibili applicazioni

Durante i test, i partecipanti sono riusciti a percepire segnali infrarossi lampeggianti e a distinguere diverse lunghezze d’onda, che venivano viste come colori nel campo visivo (ad esempio, rosso, verde o blu). L’esperimento è stato effettuato in un ambiente sicuro in cui segnali a diverse lunghezze d’onda venivano proiettati e rilevati attraverso le lenti.

Oltre al potenziale per la visione notturna o per applicazioni militari e mediche, gli scienziati sottolineano come la tecnologia possa offrire nuove possibilità per le persone con daltonismo, poiché potrebbe convertire colori non percepibili in sfumature visibili.

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Sebbene il prototipo sia ancora in fase sperimentale, gli autori della ricerca ipotizzano una vasta gamma di utilizzi futuri, inclusi dispositivi portatili, chirurgia minimamente invasiva, sicurezza e miglioramento delle capacità sensoriali umane.

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