Licenziato per aver fatto pause di 6 ore in bagno durante l’orario lavorativo

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Licenziato per aver fatto pause di 6 ore in bagno durante l’orario lavorativo

| 16/06/2023
Fonte: Pexels

La singolare vicenda di un uomo cinese

  • Un uomo è stato licenziato dal suo datore di lavoro
  • Aveva infatti trascorso troppo tempo in bagno durante l’orario
  • Avrebbe fatto pause in bagno tra i 47 minuti e le 6 ore
  • L’uomo si è giustificato sostenendo di avere ancora i postumi di un intervento chirurgico
  • Tuttavia il tribunale ha dato ragione al datore di lavoro

 

Un uomo cinese è stato licenziato dal suo datore di lavoro per aver trascorso troppo tempo in bagno durante l’orario di lavoro. L’uomo avrebbe fatto pause in bagno tra i 47 minuti e le 6 ore. I media cinesi hanno recentemente riportato il bizzarro caso di un dipendente, di nome Wang, che ha fatto causa al suo datore di lavoro per licenziamento illegittimo dopo essere stato licenziato per aver trascorso troppo tempo in bagno durante l’orario di lavoro. Dopo essersi sottoposto a un intervento chirurgico per un problema ano-rettale, l’uomo ha continuato a provare dolore e fastidio, così ha iniziato a passare dalle tre alle sei ore in bagno ogni giorno.

L’ex datore di lavoro di Wang sostiene che, nell’arco di 10 giorni, l’uomo ha fatto in totale 22 pause bagno, della durata compresa tra 47 minuti e 6 ore. Citando le disposizioni del manuale del personale relative ai ritardi, alle uscite anticipate dal lavoro e alle assenze autorizzate, l’azienda di Tianjin ha licenziato Wang. Wang ha subìto un intervento chirurgico nel dicembre 2014 e il suo datore di lavoro sostiene che, dopo essere tornato al lavoro nel luglio 2015, ha iniziato a fare pause bagno insolitamente lunghe, trascorrendo diverse ore nella toilette dell’ufficio. Dopo aver fatto monitorare Wang tra il 7 e il 17 settembre 2015, periodo durante il quale ha fatto almeno 3 lunghe pause bagno al giorno, l’azienda ha deciso di interrompere il suo rapporto di lavoro.

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Alla fine il tribunale ha dato torto al dipendente

Nell’ottobre 2015, Wang ha chiesto un arbitrato per ottenere il reintegro nel suo posto di lavoro e le due parti hanno ingaggiato una lunga battaglia legale che si è conclusa quest’anno, quando l’Alta Corte di Tianjin ha stabilito che le pause bagno dell’uomo non rientravano nei “bisogni fisiologici ragionevoli e normali. Wang, dunque, non ha riavuto il suo lavoro. La vicenda ha suscitato reazioni diverse in rete: alcuni hanno difeso il dipendente per la sua grave condizione medica, mentre altri hanno sostenuto che le sue pause erano giustificate dall’intervento chirurgico. C’è chi ha scritto: “Nel bagno per tre, quattro ore? Stava dormendo lì dentro?”. O ancora: “Quindi quante ore lavora in realtà?”.

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