Le polveri alimentari in determinate condizioni sono considerate al pari di altri materiali pericolosi
- La farina, lo zucchero, il caffè e altre polveri alimentari possono generare incendi o esplosioni
- Le polveri che conserviamo nelle cucine sono innocue, mentre sono a rischio i grandi quantitativi con sospensioni di particelle nell’aria
- Le particelle possono avere cariche elettrostatiche che innescano esplosioni in presenza di scintille o al contatto con materiali caldi
- Più sono piccole le polveri in sospensione, maggiore è il contatto con l’ossigeno e il rischio di incendio con una rapida reazione a catena
- Nelle industrie e nei locali dove si producono alimenti e sono presenti grandi quantitativi di farina, sono obbligatorie specifiche misure di sicurezza
Il pericolo di esplosioni nelle aziende non è dovuto solo alla lavorazione di prodotti chimici e materiali pericolosi, ma può essere causato anche dalla presenza di polveri alimentari come ad esempio la farina, lo zucchero, il caffè.
I rischi nelle aziende alimentari
Ovviamente gli alimenti che tutti conserviamo nelle nostre cucine sono innocui, in quanto contenuti in sacchetti chiusi e utilizzati senza dispersione delle particelle nell’aria. Discorso diverso invece è quando si è in presenza di grandi quantitativi di prodotti in polvere negli stabilimenti industriali.
Le particelle in determinate condizioni possono dare origine ad esplosioni, oppure se si depositano e si accumulano sulle superfici che producono calore, possono generare incendi. Le polveri infiammabili possono essere di origine sintetica, come la plastica, i composti farmaceutici o i pesticidi, oppure di origine naturale, come la farina, lo zucchero, il carbone, o sono costituite da metalli come l’alluminio, il ferro, il titanio, lo zinco.
Nel caso di aziende che lavorano gli alimenti e che contengono grandi quantitativi di farina, come ad esempio i panifici, sono presenti nell’aria polveri e particelle che, entrando in contatto con i macchinari, si polarizzano e causano un accumulo di carica elettrostatica. Se questa non viene scaricata a terra rimane nell’aria e, se le particelle entrano in contatto con eventuali scintille o con superfici molto calde, possono generare esplosioni o combustioni.
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Più sono piccole le particelle e maggiore è il rischio di incendio poiché aumenta il contatto con l’ossigeno circostante. Più sono vicine tra loro, maggiore è il rischio che si inneschi una rapida accensione a catena.
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- https://www.iflscience.com/flour-can-explode-and-its-important-that-you-know-that-74064
- https://barreantistatiche.it/blog/prevenzione/farine-e-polveri-esplosive-come-ridurre-il-rischio-di-incidenti/
- https://recipes.howstuffworks.com/tools-and-techniques/question150.htm
- https://www.hafcovac.com/reducing-the-risk-of-explosions-in-flour-mills-2/