“L’oro degli sciocchi” oggi potrebbe valere una fortuna

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“L’oro degli sciocchi” oggi potrebbe valere una fortuna

| 01/05/2024
Fonte: X

Recenti studi sulla pirite rivelano la presenza di un elemento molto ricercato ed importante per l’industria dell’elettronica

  • La pirite è un minerale composto principalmente da zolfo e ferro ed è conosciuta anche come “l’oro degli sciocchi”
  • Recenti studi hanno rivalutato il minerale per la presenza di un componente molto prezioso per l’industria dell’elettronica: il litio
  • Insieme al cobalto, il litio è indispensabile per fabbricare le batterie mobili, dispositivi tecnologici e auto elettriche
  • I 15 campioni di roccia analizzati sono stati prelevati sui monti Appalachi, negli Stati Uniti, e risalgono a 390 milioni di anni fa
  • Gli scienziati invitano alla cautela sulla possibilità di nuove estrazioni per l’approvvigionamento di litio

 

La pirite è un minerale composto principalmente da zolfo e ferro ed è conosciuta anche come “l’oro degli sciocchi” poiché per il suo aspetto può essere facilmente scambiata per oro. Tuttavia recenti studi condotti dal laboratorio IsoBioGeM, della West Virginia University, hanno rivalutato il minerale per via di una caratteristica che potrebbe aumentarne notevolmente il valore, superando addirittura quello dell’oro.

L’analisi dei campioni

Un team di ricercatori ha analizzato 15 campioni di roccia prelevati sui monti Appalachi, negli Stati Uniti. I campioni si sono formati nel Devoniano medio, circa 390 milioni di anni fa e si è scoperto che i minerali di pirite presenti nello scisto (una roccia metamorfica) hanno un’alta concentrazione di litio.

Attualmente il litio è uno dei metalli più richiesti al mondo, essendo un materiale fondamentale per l’industria dell’elettronica e automobilistica. Insieme al cobalto, è indispensabile per fabbricare le batterie mobili, dispositivi tecnologici e auto elettriche.

I risultati della ricerca sono stati annunciati all’Assemblea Generale della European Geosciences Union 2024. La scoperta potrebbe dare il via a nuove estrazioni della pirite per recuperare il litio in essa contenuto. Attualmente la produzione di litio annuale è di circa 100.000 tonnellate. Entro il 2030, l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) prevede un aumento del fabbisogno da 2,5 a 5 volte tanto: da 240.000 a 450.000 tonnellate.

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Tuttavia gli esperti invitano a non esultare troppo, poiché non si sa ancora se i risultati siano specifici del sito dove sono stati prelevati i campioni, oppure se siano gli stessi anche in altri luoghi. Oltretutto avviare nuove estrazioni industriali del materiale comporterebbe numerosi problemi a livello ambientale.

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