Mangia 3 chili di caramelle gommose in tre giorni: finisce in ospedale

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Mangia 3 chili di caramelle gommose in tre giorni: finisce in ospedale

| 03/12/2025
Fonte: Pexels

Dalla voglia di dolce alla terapia intensiva: la storia (vera) di chi ha scoperto che anche lo zucchero può essere troppo

  • Nathan Rimington, 33 anni, camionista inglese, ha mangiato 3 kg di caramelle gommose in tre giorni
  • Dopo forti dolori addominali e sudorazione, è stato portato d’urgenza in ospedale
  • I medici hanno riscontrato alti livelli di gelatina e diagnosticato una diverticolite acuta
  • La malattia può causare infiammazione, febbre e in casi gravi perforazione intestinale
  • Dopo sei giorni in terapia intensiva, l’uomo si è ripreso ma ha detto addio alle caramelle

 

Mangiare qualche caramella gommosa per spezzare la monotonia del lavoro è un conto. Finire in ospedale dopo tre giorni di abbuffata da 3 chili, beh, quello è un altro livello di “voglia di dolce”. È quanto accaduto a Nathan Rimington, un camionista di 33 anni dello Yorkshire, che ha deciso di ordinare online un secchiello da 3 kg di Haribo Cola Jelly per placare la sua improvvisa fame di zuccheri. In totale, 10.461 calorie di pura gelatina.

Tre giorni dopo, però, la dolce avventura è diventata un incubo. Nathan ha iniziato ad accusare forti dolori addominali, sudorazione fredda e pressione alta. Al pronto soccorso, i medici hanno pensato a un’intossicazione alimentare, ma i test hanno rivelato qualcosa di diverso: livelli altissimi di gelatina nel tratto digerente e un caso di diverticolite acuta.

Quando la gelatina diventa un problema

La diverticolite è un’infiammazione che colpisce il colon, causata da piccole sacche che si infettano o si irritano. Ingerire grandi quantità di sostanze difficili da digerire, come la gelatina, può bloccare l’intestino e provocare febbre, nausea e dolori che non augureresti neanche al peggior nemico. In casi gravi, può persino portare a perforazione del colon e peritonite.

Nel caso di Nathan, i medici hanno bloccato subito ogni assunzione di cibo e liquidi, iniziando una terapia endovenosa intensiva. Dopo sei giorni in ospedale e una buona dose di autocritica, il camionista è finalmente guarito.

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Una lezione zuccherata ma amara

Oggi Nathan è tornato alla vita di sempre, con una promessa: mai più caramelle gommose, almeno non da tre chili alla volta. La sua storia, a metà tra la commedia e l’avvertimento medico, ci ricorda che anche le cose più innocue, se esagerate, diventano indigeste. Insomma, la prossima volta che apri un pacco di caramelle, chiediti: vuoi davvero finire dolcemente… in ospedale?

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