Scoperti 5 nuovi meteoriti in Antartide: uno pesa 7,6 kg

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Scoperti 5 nuovi meteoriti in Antartide: uno pesa 7,6 kg

| 25/01/2023
Fonte: Facebook

Il ritrovamento delle pietre, per numero e dimensioni, è un evento eccezionale. Il loro studio potrà fornire nuove informazioni scientifiche

  • In Antartide sono stati scoperti 5 nuovi meteoriti, di cui uno del peso di 7,6 kg
  • Il ritrovamento è stato effettuato da un team di ricercatori in missione esplorativa nei territori polari
  • L’Antartide è un luogo che si presta più di altri al ritrovamento di meteoriti
  • La spedizione è avvenuta durante l’estate antartica
  • I ricercatori hanno lavorato per giorni all’aperto con temperature di -10 °C

 

Trovati in Antartide cinque nuovi meteoriti, di cui uno del peso di oltre sette chili. Un team di ricercatori ha recuperato i sassi spaziali che, sottoposti ad analisi, potranno rivelare numerose informazioni scientifiche.

Un ritrovamento eccezionale

L’Antartide è un luogo che si presta più di altri al ritrovamento di meteoriti: le rocce nere sono ben visibili tra i campi innevati e, anche quando vengono ricoperte dalla neve, spesso riaffiorano con i movimenti dei ghiacci contro le sottostanti rocce. L’ultimo eccezionale ritrovamento riguarda ben 5 sassi extraterrestri, di cui uno estremamente grande che pesa 7,6 kg.

Maria Valdes, componente della spedizione e ricercatrice presso il Field Museum e l’Università di Chicago, stima che dei circa 45.000 meteoriti recuperati in Antartide nell’ultimo secolo, solo pochi esemplari siano di queste dimensioni o superiori. «La grandezza non è importante quando si tratta di meteoriti, poiché si possono rilevare informazioni scientifiche anche da minuscoli elementi, ma ovviamente trovarne uno grosso è un avvenimento raro ed emozionante». Valdes era uno dei quattro scienziati della missione, guidata da Vinciane Debaille, dell’Université Libre di Bruxelles. Il gruppo di ricerca è composto anche da Maria Schönbächler (ETH-Zurigo) e Ryoga Maeda (VUB-ULB).

Le difficoltà della missione

La ricerca dei potenziali meteoriti è avvenuta con una precedente mappatura sulla base di immagini satellitari. I ricercatori hanno lavorato durante l’estate antartica, quando le temperature sono meno rigide, ma non sono mancate le difficoltà. «Intraprendere un’esplorazione di territori sconosciuti è entusiasmante ma la realtà sul campo è più difficile rispetto alla bellezza delle immagini satellitari» ha affermato Debaille. «Le temperature si aggiravano sui -10 °C e, seppure in realtà faccia più freddo a Chicago che in Antartide, trascorrere giorni interi in motoslitta, fare trekking su campi ghiacciati, dormire in una tenda, rende il clima più estremo».

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I cinque meteoriti recuperati dal team saranno analizzati in parte presso il Royal Belgian Institute of Natural Sciences e in parte presso le altre università che hanno partecipato alla spedizione.

«Sono ansiosa di vedere i risultati delle analisi» ha affermato Valdes «studiare i meteoriti ci aiuta a capire meglio il nostro posto nell’universo. Più campioni abbiamo e meglio possiamo conoscere il sistema solare e noi stessi».

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