Non serve dare ai cani i bocconcini per conquistarli: non riconoscono la generosità

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Non serve dare ai cani i bocconcini per conquistarli: non riconoscono la generosità

| 26/08/2023
Fonte: Pexels

I risultati di un nuovo studio rivoluzionano le nostre credenze in merito

  • Un nuovo studio condotto dai comportamentisti animali dell’Università di Medicina Veterinaria di Vienna ha rivelato una verità inaspettata
  • I cani non favoriscono le persone che danno loro più croccantini o bocconcini
  • Secondo i risultati della ricerca, infatti, non sanno distinguere gli esseri umani in base alla loro generosità
  • Lo studio ha esaminato nove lupi e sei cani per verificare se avessero una preferenza tra il conduttore che distribuiva dolcetti e quello che non lo faceva
  • È emerso che il conduttore generoso non aveva una reputazione migliore tra gli animali

 

Un nuovo studio condotto dai comportamentisti animali dell’Università di Medicina Veterinaria di Vienna, in Austria, ha scoperto che i cani in realtà non favoriscono le persone che danno loro più croccantini. Quindi, se avete sempre pensato di conquistare il vostro cane dandogli dei bocconcini extra, ci spiace deludervi ma in realtà non è così. In base a questa ricerca, infatti, i nostri amici a quattro zampe non sono in grado di distinguere gli esseri umani in base alla loro generosità. Nello specifico i ricercatori hanno voluto capire se i cani si avvicinassero a un conduttore generoso piuttosto che a uno egoista. Sorprendentemente, non hanno favorito l’umano che fa regali, perché i canini non ricordano le occasioni di generosità.

Lo studio ha esaminato nove lupi e sei cani per verificare se avessero una preferenza tra il conduttore che distribuiva dolcetti e quello che non lo faceva. Nella prima fase gli animali hanno osservato un umano “generoso” che dava da mangiare a un cane e un umano “egoista” che tratteneva il cibo. In seguito, gli animali hanno dimostrato di avere un favorito scegliendo quale delle due persone avvicinare. La seconda fase ha esaminato se i lupi e i cani si fossero formati una reputazione dopo aver interagito direttamente con entrambi gli esseri umani. I risultati dello studio hanno suggerito che il conduttore generoso non aveva una reputazione migliore tra gli animali del test.

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Non si comprende se la formazione della reputazione per gli animali sia più difficile o impossibile

Nel rapporto stilato a conclusione della ricerca si può leggere: “Abbiamo scoperto che i cani e i lupi, a livello di gruppo, non distinguevano tra un partner generoso o egoista dopo un’esperienza indiretta o diretta”. Tuttavia, alcuni lupi e cani sembravano più attenti alla persona generosa e la preferivano in determinate circostanze. Il rapporto è stato pubblicato sulla rivista PLOS ONE e si chiede se “la formazione della reputazione possa essere più difficile del previsto per gli animali”, o se sia addirittura possibile. Sono necessarie poi ulteriori ricerche per verificare se gli animali sono più propensi a comportarsi in modo diverso in situazioni di pericolo o di stress, come ad esempio quando sono molto affamati.

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