Odontofobia: da dove deriva la nostra paura per il dentista?

Commenti Memorabili CM

Odontofobia: da dove deriva la nostra paura per il dentista?

| 10/07/2023
Fonte: Pexels

La fobia per i dentisti ha origini storicamente radicate

  • L’odontofobia è un fenomeno di estrema paura dei dentisti e delle cure dentistiche
  • Quest’ultima si manifesta fin dai primi istanti in cui il soggetto si siede sulla poltrona odontoiatrica
  • Tale terrore ha origini storiche ed antiche ben fondate
  • Nell’antichità, infatti, non esisteva una vera e propria figura professionale del dentista
  • Spesso ad effettuare le operazione odontoiatriche erano barbieri e fabbri

 

 

Una delle fobie più diffuse a livello planetario è quella del dentista. Molti individui, infatti, spesso preferiscono rimanere doloranti a causa di problemi legati alla propria dentatura piuttosto che “sfidare” la paura di sedersi su una poltrona odontoiatrica.

Esattamente, però, da dove deriverebbe questa particolare avversione verso questa figura professionale? Nell’antichità, intervenire chirurgicamente era ritenuta un’azione altamente pericolosa a causa della scarsa igiene e delle poche conoscenze a livello medico. Ciò comportava quindi spesso il decesso dei pazienti che finivano sotto i ferri.

Inoltre queste operazioni (soprattutto quelle di matrice odontoiatrica) venivano effettuate da persone che non avevano grandi competenze mediche. Tra questi figuravano barbieri, parrucchieri o addirittura fabbri.

Durante il Medioevo, i dentisti dell’epoca erano soliti girovagare di città in città armati di appositi “strumenti” per estrarre i denti marci dalle fauci dei vari pazienti. Uno dei più comuni ed utilizzati era la “chiave dentale”, una sorta di chiave a pappagallo e che fungeva da martello, uncino e pinza.

La difficoltà delle prime operazioni odontoiatriche

Raro, poi, era anche il ricorso ad antidolorifici ed anestesie efficaci. I“farmaci” utilizzati all’epoca per tentare di rimuovere una minima percentuale di dolore erano davvero irrisori e bizzarri. Tra questi figuravano la senape, l’arsenico e le sanguisughe. Alcuni pazienti, per tentare di sentire il meno possibile il fastidio, si presentavano sulla sedia odontoiatrica completamente ubriachi.

Per i primi veri strumenti dentali bisognerà attendere il diciannovesimo secolo. Basti pensare che da quel periodo, ad esempio, per le otturazioni i dentisti riempivano le cavità dei denti trapanandoli prima manualmente per poi tapparli con un liquame di oro, piombo, mercurio e stagno.

Proprio a causa dell’utilizzo di questi composti (spesso altamente tossici), i pazienti si ritrovavano una dentatura quasi simile ad una batteria, ovvero con una alta carica elettrochimica. A causa dell’inadempienza di questi “medici”, infatti, se la cavità orale non veniva trattata e ripulita a dovere, l’idrogeno rimasto in bocca rischiava di depositarsi e far esplodere i denti già fragili, specie se le persone avevano il vizio del fumo.

Leggi anche: All’interno della villa abbandonata di un dentista, piena di denti e vecchi aghi [+VIDEO]

Oggigiorno, è davvero impensabile che il nostro fabbro di fiducia possa rimuoverci una carie dato che non avrebbe le competenze mediche adatte per effettuare un’operazione del genere. Tuttavia, in passato questi eventi erano davvero molto comuni. Tale figura professionale era solita svolgere anche altre mansioni inerenti alla cura delle persone, dai semplici clisteri a vere e proprie amputazioni degli arti.

logo-img
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
Chiedi la correzione di questo articoloValuta il titolo di questa notizia
Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend