La curiosa origine della Fanta nata durante la Seconda Guerra Mondiale

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La curiosa origine della Fanta nata durante la Seconda Guerra Mondiale

| 14/12/2023
Fonte: Pixabay

Con l’embargo della Coca-Cola da parte della Germania nazista, l’azienda reiventò una bevanda fatta con gli scarti dei mercati ortofrutticoli

  • La Fanta, bibita dal gusto di arancia, è nata in un momento cruciale della storia: la Secona Guerra Mondiale
  • La Germania Nazista aveva effettuato il blocco dei prodotti americani e un manager di Coca-Cola inventò una nuova bibita per i tedeschi
  • Fece preparare ai chimici una soda vagamente simile alla Coca-Cola, prodotta da scarti alimentari e con una miscela di gusti non identificabile
  • La bevanda fu chiamata Fanta e divenne molto popolare in tutta la Germania
  • Con la fine della guerra Coca-Cola riprese il marchio e reinventò negli anni ’50 la bibita che ancora oggi conosciamo

 

Fanta è una delle bevande più conosciute e con il suo caratteristico sapore di arancia h conquistato milioni di consumatori in tutto il mondo. Il marchio ha una storia piuttosto curiosa e la bibita è nata in un momento cruciale della storia: la Seconda Guerra Mondiale.

La nuova bevanda

Durante il conflitto gli Stati Uniti, che sostenevano Francia e Gran Bretagna, ricevettero il blocco economico da parte della Germania nazista. Questo portò ad una interruzione delle forniture di Coca-Cola nel paese, nonostante fosse una bevanda molto popolare tra i tedeschi.

Di fronte all’embargo Max Keith, direttore della filiale tedesca dell’azienda americana trovò una soluzione alternativa. Fece preparare ai chimici una soda vagamente simile alla Coca-Cola, contenente caffeina e con una miscela di gusti non identificabile. La bevanda era prodotta con gli avanzi delle industrie alimentari, per lo più scarti di mercati ortofrutticoli. Di solito si trattava di polpa di frutta, come le fibre di mela ottenute dalla spremitura del sidro e dal siero di latte, il sottoprodotto liquido della cagliata del formaggio. Il liquido risultante era un beige traslucido che somigliava al ginger di oggi. Keith chiese al suo team di vendita di trovare un nome adatto e la bevanda fu battezzata “Fanta”, parola che in tedesco evocava “fantasy” (fantasia).

Il successo della bibita

La Fanta si diffuse rapidamente nel paese poiché era una bevanda analcolica economica e facile da produrre, oltre ad offrire un sapore dolce e rinfrescante. Durante la Seconda Guerra Mondiale venne commercializzata soprattutto nei paesi occupati dal regime nazista. Sebbene Max Keith non aderisse all’ideologia nazista, fu costretto a collaborare con il regime per mantenere operativa la sua azienda in Europa. Tuttavia, dopo la conclusione del conflitto, la Coca-Cola riprese il pieno controllo della Fanta.

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La versione della bevanda che conosciamo oggi si è evoluta gradualmente dal suo rebrand, Fanta Orange, introdotto in Italia nel 1955. Questa nuova bevanda era di un vibrante colore arancione ed era prodotta utilizzando come ingredienti gli agrumi locali, invece degli avanzi. In questo modo, la Coca-Cola continuò a realizzare un prodotto redditizio, pur prendendo le distanze dai legami che un tempo aveva con il Terzo Reich.

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