Perché i gatti hanno una M sulla fronte? Tra scienza, leggende e zampate divine

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Perché i gatti hanno una M sulla fronte? Tra scienza, leggende e zampate divine

| 02/06/2025
Fonte: Pexels

Anche il tuo gatto ha una M sulla fronte?

  • I gatti striati mostrano spesso una M naturale sulla fronte
  • La spiegazione scientifica riguarda la genetica del mantello
  • Esistono tre leggende famose che provano a spiegare la M
  • Nell’antico Egitto il segno era legato al sole e alla luna
  • Nelle tradizioni islamica e cristiana la M è un simbolo di gratitudine

 

Chi convive con un gatto striato l’ha notato almeno una volta: quella curiosa M ben visibile sulla fronte. Un segno distintivo che ha fatto nascere leggende, teorie, ipotesi religiose e pure qualche post nostalgico sui social. Ma da dove arriva davvero questa M felina? Tra genetica e racconti popolari, la risposta è più interessante di quanto si pensi.

Dal punto di vista scientifico, la M è il risultato del patrimonio genetico del gatto. I felini con mantello “tabby”, cioè striato, hanno quattro varianti di disegno: maculato, tigrato, a spirale e a puntini. In tutti questi casi, le linee più scure tendono a concentrarsi sul muso e sulla fronte, dando vita a quel simbolo che sembra quasi disegnato a mano. Una forma che emerge per effetto della distribuzione naturale della pigmentazione.

La leggenda egiziana della M sulla fronte: Mau, luce e mistero

Nell’antico Egitto, i gatti erano tutto fuorché semplici animali domestici. Venerati e protetti, erano associati alla divinità Bastet e identificati con la parola “Mau”, che ricordava il loro miagolio ma significava anche luce. La M sulla fronte era perciò interpretata come un marchio divino, legato alla luna e ai poteri soprannaturali che si pensava questi animali possedessero.

Non è difficile immaginare come un popolo che costruiva piramidi e adorava il sole vedesse qualcosa di sacro anche nelle striature feline. Secondo questa visione, la M rappresentava un segno di connessione tra il gatto e le forze cosmiche. Non male per chi passa metà della giornata a dormire sul divano.

La leggenda islamica: Muezza e la gratitudine di Maometto

Anche nel mondo islamico i gatti godono di una certa stima, e parte del merito va a una leggenda legata al profeta Maometto. Si racconta che possedesse un gatto di nome Muezza, con cui aveva un rapporto molto speciale. Un giorno il felino salvò il profeta da un serpente nascosto tra le pieghe della sua veste, dimostrando grande prontezza.

Per ricompensarlo, Maometto avrebbe accarezzato la sua fronte lasciando un segno a forma di M. Da allora, tutti i gatti striati ne porterebbero il ricordo. Una storia che rafforza il rispetto per i felini nell’Islam e aggiunge una nota di nobiltà alle loro già misteriose espressioni.

La leggenda cristiana: Maria e il gatto della Natività

Non poteva mancare una leggenda anche nella tradizione cristiana. Si narra che durante la Natività, mentre Gesù giaceva infreddolito nella mangiatoia, un gatto striato si avvicinò e si accoccolò accanto a lui. Il suo calore e le fusa aiutarono il neonato ad addormentarsi. Maria, colpita dalla dolcezza del gesto, accarezzò la fronte del gatto lasciando una M, iniziale del suo nome.

Una storia tenera, che sottolinea il ruolo affettuoso e silenzioso dei gatti nella vita quotidiana, perfino nei racconti sacri. E che regala al piccolo felino uno status quasi angelico, tra una ciotola di crocchette e l’altra.

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Gatti con la M: tra simbolo genetico e mito culturale

Oggi sappiamo che la M sulla fronte dei gatti è principalmente una questione di genetica, ma questo non ha mai fermato la fantasia umana. Le leggende sono sopravvissute perché raccontano il bisogno di dare significato a ciò che osserviamo con meraviglia, anche nei piccoli dettagli. La prossima volta che il vostro gatto vi fissa con sguardo giudicante da sopra il frigorifero, date un’occhiata alla sua fronte. Quella M, oltre a essere un effetto del DNA, è anche una piccola enciclopedia di storie, simboli e affetto che attraversa millenni di convivenza tra uomo e felino.

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