La vicenda bizzarra di Denis Duthie

• Denis Duthie è un pensionato neozelandese che se l’è vista brutta dopo un brindisi a base di vodka che lo ha reso cieco
• Non ha esagerato con i bicchieri, in ospedale si è pensato a un ictus, ma le cose stavano diversamente
• I medici hanno capito che si era trattato di un avvelenamento da formaldeide a causa di alcune pillole per il diabete
• Per curare la cecità improvvisa, si è pensato all’etanolo medico che però scarseggiava nel nosocomio
• I dottori si sono quindi affidati a una bottiglia di whisky che ha avuto il merito di far riaprire gli occhi a Duthie

Alcol per curare i danni… dell’alcol! La storia di Denis Duthie è singolare e al limite del paradossale. L’uomo è un pensionato neozelandese che ha perso la vista a causa di un brindisi con un bicchiere di vodka. A questo punto si potrebbe pensare subito a un gomito alzato un po’ troppo e invece questo signore stava festeggiando le nozze d’oro dei genitori con una dose normalissima della bevanda.

La bevuta ha avuto una conseguenza terribile. Duthie non è più riuscito a vedere e ancora oggi ricorda quel momento assurdo, quando ha realizzato di essere diventato cieco. Il responso dei medici è stato pesantissimo. I dottori hanno pensato a un ictus, ma Denis Duthie aveva ben altro. Si è scoperto che il suo era un avvelenamento da formaldeide, provocato dall’assunzione della vodka e dalle pillole per il diabete che l’uomo aveva ingerito poco prima.

Etanolo medico

Uno spiraglio si è aperto qualche giorno dopo, con un po’ di etanolo la cecità poteva essere sconfitta e permettere a Duthie di tornare alla vita di sempre. Nonostante l’assenza di etanolo medico nel nosocomio, ci si è affidati a un’alternativa curiosa ma comunque utile. Perché non eliminare gli effetti della vodka con un bel bicchiere di whisky?

Gli infermieri si sono recati letteralmente al supermercato per comprare una bottiglia di questa bevanda e la somministrazione è avvenuta subito dopo. Per Denis Duthie è stato come ricominciare a vivere. La vista è stata recuperata in modo soddisfacente, anche se sono stati necessari cinque faticosi giorni per il recupero completo. Oggi l’uomo ne parla con un bel sorriso sulle labbra, ma il ricordo lo tormenterà ancora a lungo.

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