Sempre più giovani si affidano ai rapporti intimi virtuali

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Sempre più giovani si affidano ai rapporti intimi virtuali

| 11/02/2024
Fonte: Pexels

Circa 220.000 coppie stabili tra i 18 e i 35 anni dichiarano di praticare l’astinenza a letto

  • Uno studio condotto dalla Società Italiana di Andrologia rivela che sempre più giovani della Generazione Z in Italia preferiscono relazioni virtuali, coinvolgendo un ragazzo su tre in questa pratica
  • Oltre un milione e 600.000 giovani adulti italiani tra i 18 e i 35 anni non hanno mai avuto rapporti, mentre circa 220.000 coppie stabili nella stessa fascia d’età dichiarano di praticare l’astinenza a letto
  • Queste nuove abitudini potrebbero contribuire al declino delle nascite in Italia, insieme a fattori come il disagio sociale, la riduzione della fertilità maschile e impatti ambientali
  • I risultati preliminari dell’indagine mostrano che la sessualità della Generazione Z è sempre più distante dagli aspetti relazionali e riproduttivi, con il 50% del campione che riporta insoddisfazione nei rapporti reali e un terzo coinvolto in rapporti solo virtuali
  • La preoccupazione riguardo alle conseguenze di questa tendenza include problemi come la disfunzione erettile tra i giovani, attribuita all’abitudine ai rapporti virtuali e all’eccessivo autoerotismo

 

Uno studio condotto dalla Società Italiana di Andrologia (SIA) rivela che sempre più giovani della Generazione Z preferiscono avere relazioni virtuali, con un ragazzo su tre coinvolto in questa pratica. Allo stesso tempo, oltre un milione e 600.000 giovani adulti tra i 18 e i 35 anni non hanno mai avuto rapporti. Circa 220.000 coppie stabili nella stessa fascia di età dichiarano di praticare l’astinenza a letto.

Questi cambiamenti nelle abitudini potrebbero contribuire al declino delle nascite in Italia, insieme a fattori come il disagio sociale ed economico, la riduzione della fertilità maschile, e impatti ambientali come i cambiamenti climatici e l’inquinamento. I risultati preliminari dell’indagine, condotta su un campione di 500 giovani maschi tra i 16 ei 35 anni e i loro partner, suggeriscono che la sessualità della Generazione Z è sempre più distante dagli aspetti relazionali e riproduttivi. Questo si traduce in una scarsa soddisfazione nei rapporti reali, con il 50% del campione che riporta insoddisfazione, e un terzo dei ragazzi coinvolto in rapporti solo virtuali.

Sempre più giovani hanno problemi come la disfunzione erettile

Alessandro Palmieri, Presidente della SIA e Professore di Urologia presso l’Università Federico II di Napoli, ha sottolineato la preoccupazione riguardo alle conseguenze di questa tendenza. Molti giovani lamentano problemi come la disfunzione erettile, attribuita all’abitudine ai rapporti virtuali e all’eccessivo autoerotismo. L’11% dei giovani dichiara di utilizzare quasi esclusivamente il mondo online per trovare partner, mentre il 30% utilizza quotidianamente chat e siti.

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Nonostante una consapevolezza apparentemente elevata sull’importanza delle visite preventive, la maggior parte dei giovani non si sottopone a visite andrologiche regolari. Questa discrepanza tra consapevolezza e azione suggerisce che potrebbe essere necessaria una maggiore educazione sulla salute intima e riproduttiva per affrontare i rischi associati a queste nuove tendenze.

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