Quando è nato il linguaggio umano? Risponde la Scienza

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Quando è nato il linguaggio umano? Risponde la Scienza

| 31/07/2023
Fonte: Pexels

L’uomo è l’unica specie animale in grado di comunicare attraverso il linguaggio. Le origini della comunicazione umana sono ancora controverse

  • Risalire alle origini delle parole è piuttosto difficile poiché l’evoluzione dell’uomo attraversa milioni di anni
  • È probabile che i Neanderthal, circa 300.000 anni fa, avessero già sviluppato forme rudimentali di comunicazione
  • Le lingue umane potrebbero essere emerse con la transizione al comportamento umano circa 164.000 anni fa, nel Paleolitico superiore
  • Una ipotesi degli studiosi è che una prima forma di linguaggio tra gli uomini si sia avuta con l’emissione di suoni che imitavano gli elementi della natura, come i versi degli animali, il rumore del vento o della pioggia, i rumori degli attrezzi
  • Poi nel corso di migliaia di anni questi suoni questi suoni si sono trasformati in parole e le persone le hanno introdotte nel loro linguaggio. Le parole poi sono state a poco a poco messe insieme per andare a formare delle frasi

 

Quando è nato il linguaggio tra gli uomini? Risalire alle origini delle parole è piuttosto difficile poiché l’evoluzione dell’uomo attraversa milioni di anni. È probabile che i Neanderthal, circa 300.000 anni fa avessero già sviluppato forme rudimentali di comunicazione.

I primi suoni

Le lingue umane potrebbero essere emerse con la transizione al comportamento umano circa 164.000 anni fa, nel Paleolitico superiore. Non ci sono tuttavia elementi certi e gli studiosi hanno potuto solo sviluppare delle ipotesi. Una supposizione comune è che il comportamento umano moderno e l’emergere delle lingue siano coincisi e fossero dipendenti l’uno dall’altro.

Secondo Richard Futrell, professore di Scienze del Linguaggio presso l’Università della California, una teoria è che le prime forme di linguaggio tra gli uomini si siano avute con l’emissione di suoni che imitavano gli elementi della natura, come i versi degli animali, il rumore del vento o della pioggia, i rumori degli attrezzi.

La “pre-lingua”

«Questi suoni erano utilizzati per parlare: ad esempio imitare il rumore del vento per parlare del tempo o il verso di un uccello per indicarne la presenza nelle vicinanze. Poi nel corso di migliaia di anni questi suoni questi suoni si sono trasformati in parole e le persone le hanno introdotte nel loro linguaggio. Le parole poi sono state a poco a poco messe insieme per andare a formare delle frasi». Ai suoni spesso venivano associate gesticolazioni con le mani ed espressioni del viso per renderli più comprensibili. È necessario quindi presumere un lungo stadio di “pre-lingua” tra le forme di comunicazione dei primati superiori, e una lingua umana successiva completamente sviluppata.

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Parlare è una capacità esclusiva dell’Homo Sapiens, la nostra specie. L’uomo è l’unico animale in grado di comunicare attraverso il linguaggio, che si è sviluppato durante l’evoluzione degli esseri umani dalle scimmie. Per centinaia di migliaia di anni l’uomo ha comunicato attraverso suoni e parole rudimentali, che non hanno lasciato traccia e che possono solo essere ipotizzate dagli studiosi. Circa 5.000 anni fa poi, è comparsa la scrittura, invenzione recente nata dall’esigenza di tenere traccia delle attività economiche all’interno delle comunità.

 

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