La proposta di Serena, considerata assurda dalla maggior parte dei genitori e avanzata senza un preventivo accordo con loro o con le famiglie delle altre sezioni, ha generato un forte malcontento. Questo ha portato a una situazione di forte tensione, con Cristina e altre mamme che si sono trovate a fare i conti con una decisione imposta che riguardava direttamente il benessere e la sicurezza dei propri figli.
Nonostante le difficoltà e la frustrazione derivanti da questo episodio, Cristina sottolinea che, fortunatamente, la vicenda si è conclusa positivamente. Tuttavia, il ricordo di quanto accaduto continua a suscitare forti emozioni in lei, evidenziando come la gestione dei gruppi di classe su WhatsApp possa diventare fonte di stress e preoccupazione per i genitori, specialmente quando le decisioni di pochi influenzano il benessere collettivo dei bambini coinvolti.