Pranzo a lavoro? Vince il cibo pronto sul portarsi il pasto da casa
- Il mercato dei piatti pronti in Italia vale 2,5 miliardi di euro
- Cresce il consumo di cibo ready to eat nei supermercati e nei distributori automatici
- La ristorazione tradizionale perde quota a pranzo ma resta stabile nel complesso
- I pasti pronti vincono in comodità, ma la schiscetta resiste tra chi ama cucinare
- Supermercati e ristoranti si reinventano tra delivery, take away e servizi misti
C’era una volta la schiscetta, fedele alleata delle pause pranzo più spartane. Un Tupperware incastrato in borsa, magari traboccante sugo, preparato la sera prima con l’entusiasmo di chi sa già che mangerà davanti a un Excel. Oggi però il panorama è cambiato: sulle scrivanie degli italiani atterrano sempre più vaschette di insalata pronta e poké da scaffale, mentre la cara vecchia schiscetta rischia l’estinzione.
Secondo Circana, il mercato italiano del ready to eat vale 2,5 miliardi di euro, con una crescita del 15,3% rispetto al 2017. In pratica, c’è più gente che affida il proprio pranzo a un banco frigo che alle mani esperte della nonna. Ma è davvero solo questione di pigrizia?
Il trionfo del ready to eat nei supermercati
I numeri parlano chiaro: supermercati, vending machine e salad bar stanno conquistando sempre più spazio nel mercato foodservice, salendo al 23% contro il 21% di tre anni fa. Mentre la ristorazione tradizionale scende dal 79% al 77%, i retailer si attrezzano con angoli ristoro e offerte take away che sembrano uscite da un food blog.
Chi ha voglia di spadellare alle 22 dopo il lavoro quando può risolvere tutto con una forchetta di plastica? È l’era del “zero sbatti”, in cui il pranzo dev’essere comodo, veloce e possibilmente senza lavare pentole. Il tempo è il nuovo ingrediente di lusso.
Ristoranti VS supermercati: il pranzo è una guerra tiepida
Nonostante il boom del cibo pronto, i ristoratori non si danno per vinti. Secondo Fipe Confcommercio, il calo dei clienti a pranzo è appena dell’1%, ma chi si siede al tavolo spende di più. Insomma, meno panini al volo, più tagliate con contorno gourmet.
Nel frattempo, molti locali si adattano: delivery, take away e collaborazioni con la grande distribuzione sono diventate la norma. E in tutto questo fermento, le linee si confondono. Il banco gastronomia del supermercato oggi può battere la trattoria sotto l’ufficio in velocità e varietà.
Addio schiscetta? Forse è solo in pausa
La schiscetta non è morta, è solo in standby. Resta la scelta preferita di chi vuole risparmiare, mangiare più sano o ha ancora il tempo (e la voglia) di cucinare la sera. Ma per chi vive di appuntamenti serrati e pause pranzo lampo, il piatto pronto resta imbattibile.
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È il trionfo del funzionale sul romantico, del “già fatto” sull’“appena cucinato”. Anche se il sapore di casa non si trova sugli scaffali, per molti è ormai un compromesso accettabile. Forse un giorno torneremo tutti a riempire contenitori con amore. Per ora, ci accontentiamo di una Caesar salad confezionata. E anche un po’ di pace.

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