Scrocchiare le dita: il suono più fastidioso del mondo (o quasi)
- Scrocchiare le dita è un’abitudine comune, spesso automatica e percepita come liberatoria
- Il suono deriva dalla cavitazione nel liquido sinoviale presente nelle articolazioni
- Non causa artrosi o artrite, ma attenzione se compare dolore
- È considerato maleducato in pubblico secondo il galateo
- Dona una sensazione di benessere grazie al rilascio di endorfine
C’è chi lo trova rilassante e chi invece prova un brivido di orrore ogni volta che lo sente: parliamo del famigerato gesto di scrocchiare le dita. Un’abitudine diffusa tra adolescenti, adulti stressati e chiunque sia in cerca di un momento di liberazione articolare. La scena è sempre la stessa: dita intrecciate, pressione improvvisa e quel suono secco che può scatenare più discussioni di una pizza all’ananas.
Ma cosa accade davvero nel momento in cui ci concediamo questo piccolo piacere? In realtà, non stiamo rompendoci le ossa (per fortuna), ma stiamo modificando la pressione all’interno del liquido sinoviale, quello che mantiene lubrificate le articolazioni. Il famoso “crack” è causato da una reazione chiamata cavitazione: una simpatica esplosione di bollicine d’aria. Un concerto chimico che, per chi non è fan, suona come un assolo di unghie sulla lavagna.
Scrocchiare le dita fa male o è solo un mito?
La domanda che tiene sveglie generazioni intere: scrocchiare le dita fa venire l’artrosi? No, è un mito duro a morire ma ormai smentito da diversi studi scientifici. C’è persino un medico, il dottor Donald Unger, che ha dedicato 60 anni della sua vita a scrocchiare le dita… di una sola mano. Risultato? Nessuna differenza con l’altra. Un esperimento forse bizzarro, ma efficace.
Quindi, possiamo tirare un sospiro di sollievo: le articolazioni non si stanno lentamente consumando ogni volta che le facciamo “pop”. Tuttavia, un po’ di prudenza non guasta mai. Se il gesto provoca dolore, forse è il caso di smettere. Non perché sia pericoloso in sé, ma perché potremmo forzare troppo un’articolazione già stressata. L’importante è non trasformare un momento di relax in una visita ortopedica.
Il fascino sonoro delle bolle articolari
Il rumore in questione, definito con eleganza “popping sound”, è il risultato della rottura delle bolle di gas all’interno dell’articolazione. Niente magia, niente attriti ossei, solo fisica. Il liquido sinoviale, oltre ad avere un nome da film di fantascienza, è ricco di gas disciolti. Quando modifichiamo la pressione interna, questi gas si uniscono in bolle che si rompono generando quel suono così divisivo.
In pratica, ogni volta che scrocchiamo le dita, stiamo partecipando inconsapevolmente a un piccolo esperimento di meccanica dei fluidi. Ma senza i camici bianchi. E senza rendere contenti i vicini di scrivania.
È solo un vizio o c’è un motivo per cui ci piace?
Il piacere legato a questo gesto è reale, non una semplice abitudine nervosa. Quando scrocchiamo le dita, si verifica una leggera distensione legamentosa e articolare, accompagnata dal rilascio di endorfine. Queste sostanze chimiche del benessere ci fanno sentire più rilassati, più liberi nei movimenti e, diciamolo, anche un po’ soddisfatti di quel “click” perfettamente riuscito.
Tuttavia, come per tutti i piaceri della vita, è meglio non esagerare. Quando un gesto diventa ripetitivo e incontrollabile, entra nel regno dei tic. E se l’idea di disturbare il prossimo non vi preoccupa, forse vi interesserà sapere che il galateo boccia senza appello il gesto. In pubblico, scrocchiare le dita è equiparabile al parlare a bocca piena: può far storcere più nasi del previsto.
Meglio distrarsi che scrocchiare senza sosta
Se sentite il bisogno irrefrenabile di scrocchiare le dita ogni cinque minuti, forse è il caso di cercare alternative. Oggetti antistress, una buona crema per le mani o anche una semplice distrazione possono aiutare a ridurre questa abitudine. Le vostre articolazioni vi ringrazieranno, e anche chi vi sta intorno.
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In definitiva, scrocchiare le dita non è il male assoluto. Non causa artrosi, non porta all’artrite, e se fatto senza esagerare può anche essere un modo innocuo per scaricare la tensione. Basta solo non trasformarlo in un concerto quotidiano. Anche le articolazioni hanno bisogno di un po’ di silenzio ogni tanto.

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