Selfie dismorfia, l’ossessione che si è diffusa con l’avvento dei social network

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Selfie dismorfia, l’ossessione che si è diffusa con l’avvento dei social network

| 21/09/2023
Fonte: Pixabay

La selfie dismorfia, l’ossessione per il ritocco, è una problematica che ha toccato tutti almeno una volta nella vita

  • La selfie dismorfia è un’assurda ossessione che si è diffusa con l’avvento dei social network
  • Chiunque, almeno una volta, ha utilizzato un’applicazione per modificare un proprio selfie
  • La costante ricerca della perfezione sui social è un fenomeno cresciuto con la pandemia
  • L’abuso dei filtri su Instagram può degenerare in selfie dismorfia
  • Si tratta di una problematica psicologica che può essere tenuta sotto controllo

 

È stata definita selfie dismorfia e si tratta, sostanzialmente, dell’assurda mania dei ritocco, alla ricerca costante di una perfezione, finta, creata attraverso filtri e App.

La selfie dismorfia ai tempi dei social

Indubbiamente i social network hanno modificato la nostra percezione del bello e della perfezione. Negli ultimi anni, inoltre, complice anche il cambiamento dettato dalla pandemia, i profili online sono diventati sempre più il biglietto da visita per gestire le relazioni.

Crearsi un’identità digitale, tuttavia, ha determinato anche una ricerca spasmodica di una perfezione, da mostrare ai follower, che in realtà non esiste. Questa è stata definita, appunto, selfie dismorfia o “filter dysmorphia“.

Siamo sempre alla ricerca della perfezione

Tutti, o quasi, ci siamo divertiti ad utilizzare i filtri di Instagram per migliorare una qualsiasi foto, magari assottigliando il naso o aumentando il volume degli zigomi. C’è chi, tuttavia, ha fatto di queste modifiche una vera e propria ossessione. L’abuso dei filtri, infatti, fornisce un’immagine diversa, non più obiettiva.

Ci sono numerose applicazioni che ti permettono di modificare il tuo aspetto, a partire dalla celebre “Facetune” . Con un clic puoi eliminare quello che non ti piace: snellire i fianchi, gonfiare il lato b, persino ottenere caviglie più sottili. Si va dal ritocco più banale, come rimuovere occhiaie o brufoli, a veri e propri lavori da chirurghi estetici, come l’assottigliamento del volto o del naso.

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Selfie dismorfia: c’è una cura?

Da una parte, utilizzare i filtri sui social per modificare un determinato difetto estetico può che essere utile a livello di autostima. Dall’altra c’è il rischio, soprattutto fra i giovanissimi, di enfatizzare in maniera negativa un “difetto” che magari neanche c’è. Una delle principali conseguenze della selfie dismorfia è quella che sempre più persone si rivolgono ai chirurghi estetici proprio per raggiungere la perfezione ottenuta attraverso i filtri.

È, quindi, importante far passare il messaggio che alterare la percezione di sé ricorrendo ai trucchetti sui social non deve diventare routine e, soprattutto, un’ossessione.

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