Sleepmaxxing: la tendenza di TikTok che trasforma il sonno in una maratona organizzativa

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Sleepmaxxing: la tendenza di TikTok che trasforma il sonno in una maratona organizzativa

| 08/06/2025

Sleepmaxxing: dormire bene o solo stressarsi meglio?

  • Lo sleepmaxxing è la nuova tendenza TikTok per migliorare la qualità del sonno
  • Si basa su routine serali precise, integratori e gadget hi-tech
  • Tra le pratiche: luci rosse, kiwi serali, cerotti sulla bocca e maschere per gli occhi
  • Gli esperti consigliano strategie semplici e naturali, senza ossessioni
  • Alcune tecniche diffuse online sono inutili o persino dannose, come il mouth taping

 

Se una volta bastava mettere il pigiama, spegnere la luce e contare le pecore, oggi per dormire bene ci vuole un piano di battaglia. Benvenuti nel mondo dello sleepmaxxing, la nuova ossessione social che promette notti rigeneranti ma, attenzione, richiede impegno da atleta olimpico.

Lanciata su TikTok, questa tendenza prevede rituali complessi degni di una spa zen hi-tech: kiwi mangiati con precisione chirurgica, integratori assortiti, luci rosse strategiche e cerotti sulla bocca. Sì, dormire è diventato un lavoro a tempo pieno.

Sleepmaxxing: igiene del sonno o ossessione notturna?

Lo sleepmaxxing nasce con buone intenzioni: migliorare qualità e quantità del sonno. Ma tra un bagno caldo, una sessione di yoga, e una playlist di pioggia tropicale, rischia di trasformarsi nell’ennesima sfida da performance. Il paradosso è dietro l’angolo: più ci si impegna a dormire bene, meno ci si riesce.

Gli esperti, infatti, mettono in guardia da un approccio troppo rigido. Troppa attenzione al dettaglio può generare ansia da prestazione notturna e finire per peggiorare proprio quello che si vuole migliorare: il riposo.

Routine del sonno: meglio semplice che perfetta

Tra le pratiche più efficaci suggerite dai professionisti c’è la creazione di una routine serale rilassante. Questo non significa fare dieci cose contemporaneamente, ma piuttosto spegnere il cervello gradualmente. Leggere un libro, evitare caffè e schermi luminosi, mantenere orari regolari e rendere la stanza confortevole sono ancora le strategie più consigliate.

Eppure il fascino del gadget tecnologico e dell’ultimo trend virale è difficile da ignorare. Per questo molti si affidano a dispositivi che monitorano il sonno o a bevande fantasiose come lo sleepy girl mocktail, che promette sogni d’oro ma ha la stessa efficacia di una camomilla in costume da influencer.

Disturbi del sonno: quando il fai-da-te non basta

Ci sono casi in cui neppure la migliore delle routine o la mascherina di seta più elegante possono fare miracoli. Se l’insonnia persiste, l’unico consiglio valido è smettere di cercare soluzioni su TikTok e rivolgersi a un medico. Gli integratori a base di melatonina o magnesio, ad esempio, vanno usati con criterio e sotto controllo professionale.

Altre tecniche popolari, come il mouth taping, possono essere addirittura rischiose. Applicare un cerotto sulla bocca per forzare la respirazione nasale non solo è scomodo, ma secondo la Sleep Foundation può interferire con la respirazione e irritare la pelle. Dormire non dovrebbe mai diventare una prova di sopravvivenza.

Dormire meglio senza complicarsi la vita

Lo sleepmaxxing, se preso con leggerezza, può aiutare a creare buone abitudini. Ma quando l’ansia da prestazione invade anche il cuscino, è ora di semplificare. Per molti, basta poco: un ambiente silenzioso, una routine costante, una mente sgombra da notifiche e pressioni da performance.

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Dormire bene è importante, certo. Ma se il percorso per arrivarci diventa una checklist più stressante della giornata lavorativa, forse stiamo perdendo di vista l’obiettivo. E allora sì, viva lo sleepmaxxing, ma con giudizio. Perché anche il riposo merita di essere… riposante.

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