Steve Buscemi ricorda l’11 settembre 2001: “Prestai servizio come Vigile del Fuoco volontario”

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Steve Buscemi ricorda l’11 settembre 2001: “Prestai servizio come Vigile del Fuoco volontario”

| 04/09/2023

L’attore Steve Buscemi ha deciso di commentare il suo intervento dell’11 settembre 2001 come Vigile del Fuoco volontario

  • Nella storica data dell’11 settembre 2001 l’attore Steve Buscemi decise di intervenire come volontario per le vittime dell’attentato
  • La star di Hollywood è infatti un ex Vigile del Fuoco che ha prestato servizio a Little Italy negli anni ’80
  • Buscemi lavorò per turni di 12 ore per diversi giorni per estrarre le vittime dalle macerie
  • La storia rimase riservata per anni, fino a quando la pagina Facebook dei Vigili del Fuoco “Brotherhood of Fire” non decise di rendergli omaggio con un post del 2013
  • A distanza di decenni, l’attore ha raccontato la sua personale esperienza al World Trade Center

 

Molti di noi ricordano i terribili istanti avvenuti il giorno 11 settembre 2001. Alcuni erano in casa, altri personaggi noti interruppero le loro trasmissioni televisive per lasciare spazio al triste annuncio in mondovisione. Tuttavia, quel giorno ci fu una celebrità di Hollywood che non riuscì ad assistere inerme a quello scenario apocalittico e decise di soccorrere attivamente le vittime dell’attacco terroristico. Pochi infatti sanno che proprio l’11 settembre l’attore Steve Buscemi – ex Vigile del Fuoco – si precipitò alle Torri Gemelle di New York per aiutare i suoi ex colleghi. La storia divenne pubblica molti anni dopo perché la star cercò di mantenerla riservata.

Nel 2013, la pagina FacebookBrotherhood of Fire” decise di rendere pubblico il suo disinteressato atto di coraggio, scrivendo la storia di Buscemi sotto una sua foto. “Riconosce quest’uomo? Conoscete il suo nome? Molte persone sanno che è un attore e che si chiama Steve Buscemi. Quello che pochi sanno è che è uno degli uomini più coraggiosi di New York”, si legge nel post.

“Nel 1976 Steve Buscemi sostenne il test per il servizio civile dei Vigili del Fuoco quando aveva solo 18 anni. Nel 1980 divenne un pompiere della città di New York. Per quattro anni, Buscemi prestò servizio in uno dei dipartimenti più attivi della FDNY, l’Engine Co. 55 nella Little Italy di Manhattan. In seguito lasciò il servizio antincendio per diventare un attore, scrittore e regista di successo. L’11 settembre 2001 Steve Buscemi tornò al FDNY Engine 55. Il 12 settembre e per diversi giorni successivi, Steve lavorò per 12 ore insieme ad altri vigili del fuoco, scavando e setacciando le macerie del World Trade Center alla ricerca di sopravvissuti. Esistono pochissime fotografie e nessuna intervista perché si rifiutò di farle. Non era lì per la pubblicità”.

Il racconto di Buscemi

A distanza di decenni, Steve Buscemi ha deciso di raccontare la sua esperienza di Vigile del Fuoco volontario dopo l’11 settembre 2001. Parlando sul podcast, WTF con Marc Maron, Buscemi ha raccontato che quando arrivò alla caserma, apprese che cinque pompieri erano scomparsi, compreso un suo carissimo amico. “Quel giorno mi recai sul posto, camminai per ore e poi trovai la mia compagnia, l’Engine 55. Chiesi se potevo unirmi a loro”.

Buscemi ha anche parlato degli effetti duraturi sulla salute dovuti al lavoro a Ground Zero dopo gli attacchi. Decine di malattie respiratorie e diversi tipi di cancro sono stati collegati alla presenza al World Trade Center al momento dell’attacco. “Non so se qualcosa avrebbe potuto fermare i primi soccorritori e i volontari che stavano facendo questo enorme lavoro. Ma sarebbe stato bene sapere almeno dei pericoli che si correvano”, ha commentato Buscemi. “Potevi solo sentirlo, come se non fosse sicuro. Sentivi la gente dire: ‘Sai, scommetto che moriremo per questo tra 20 anni'”.

Le conseguenze psicofisiche

Buscemi ha detto che non ha avuto alcun effetto fisico sulla sua salute lavorando a Ground Zero e che si fa regolarmente controllare per esserne sicuro, ma che ha “sicuramente” sofferto di stress post traumatico, come molti sopravvissuti e soccorritori.

“Fu un privilegio riuscire a ricongiungermi con la caserma dei pompieri con cui lavoravo e con alcuni dei ragazzi che avevo affiancato. Per me fu enormemente utile, perché mentre lavoravo, non ci pensavo più di tanto, non sentivo più niente […] Sono stato lì solo per cinque giorni, ma quando smisi di andare cercando di vivere di nuovo la mia vita, fu molto, molto difficile. Ero depresso. Ero ansioso. Non riuscivo a prendere una semplice decisione”.

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Anche ora, Buscemi ha ammesso che gli eventi che hanno avuto luogo sono “ancora con me. Anche oggi ci sono momenti in cui parlo dell’11 settembre e mi sento come se fossi di nuovo lì. Comincio a soffocare e mi rendo conto che questa è ancora una grande parte di me”, ha raccontato Buscemi. “Evitai di andare lì, fu difficile per me vedere qualsiasi immagine dell’11 settembre o andare a Ground Zero. Tornai solo mesi e mesi dopo, quando il sito era praticamente inattivo”.

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