Il submarining è il nuovo incubo sentimentale
- Il submarining è la nuova tendenza sentimentale che fa soffrire più del ghosting
- Consiste nello sparire senza spiegazioni e ricomparire come se nulla fosse
- È legato a insicurezza, disattenzione o mancanza di rispetto verso l’altro
- Chi subisce resta confuso, senza risposte e con molte domande aperte
- Gli esperti consigliano freddezza, chiarezza e talvolta silenzio come risposta
Se pensavate che il ghosting fosse il peggio che potesse capitare, preparatevi a fare i conti con la sua versione aggiornata: il submarining. In apparenza sembra simile, ma ha una sottile crudeltà in più. Chi pratica questa “tecnica” scompare all’improvviso senza una parola, salvo poi riapparire settimane o mesi dopo come se niente fosse.
Il paragone con il sottomarino è inevitabile: si inabissa lasciandoti nel vuoto e torna a galla con messaggini innocui come “Ciao, come va?”. Nessuna spiegazione, nessuna scusa. Solo un rientro in scena che destabilizza e crea confusione, soprattutto in chi magari aveva già archiviato quella storia.
Cosa c’è dietro il submarining
Gli psicologi spiegano che dietro il submarining c’è un mix di fattori poco romantici: insicurezza personale, paura dell’impegno o semplice disinteresse. A volte la persona che sparisce lo fa perché distratta da altri, altre volte perché non sa gestire un legame vero. In ogni caso, il risultato è lo stesso: lasciare l’altro con domande senza risposta.
Il problema principale è il ritorno senza responsabilità. Chi pratica il submarining raramente affronta il tema del perché sia sparito. Preferisce comportarsi come se il tempo non fosse mai passato, scaricando sull’altro la fatica di dover ricostruire fiducia e coerenza.
Come reagire al submarining
Gli esperti invitano a non cedere all’impulso di rispondere subito. È importante prendersi del tempo e ricordarsi che non si deve nulla a chi ha già mancato di rispetto. Se si sceglie di rispondere, bastano poche parole chiare: senza comunicazione e rispetto non si può ricominciare da dove si era interrotto.
La reazione più efficace, però, resta spesso il silenzio. Non per punizione, ma per protezione. Ignorare chi è tornato come se nulla fosse significa affermare la propria dignità e rifiutare di essere una “seconda opzione” a disposizione.
Un fenomeno figlio dei tempi
Il submarining è figlio di un mondo sentimentale sempre più fluido, dove relazioni e flirt nascono e muoiono al ritmo delle notifiche. In questo contesto la chiarezza diventa quasi rivoluzionaria. Sapere cosa si vuole e comunicarlo in modo diretto è l’antidoto migliore a chi gioca a nascondino emotivo.
Certo, il fascino del ritorno improvviso può lusingare per un momento. Ma dietro quel “Ciao, come va?” c’è quasi sempre la stessa dinamica di evitamento che ha reso famoso il ghosting. Solo che questa volta il sottomarino riemerge, sperando di trovare ancora qualcuno disposto ad accoglierlo.
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Meglio avanti che indietro
Il consiglio finale è semplice: chi ti ha fatto sparire una volta, potrebbe rifarlo. Meglio investire tempo ed energie in chi sceglie di esserci sempre, senza giochi di prestigio. Alla fine, il vero lusso nelle relazioni moderne non è l’attesa del ritorno inaspettato, ma la continuità. Il submarining sarà pure la moda del momento, ma non deve diventare un copione accettato. Perché se l’amore è una navigazione, nessuno merita di restare in apnea in attesa del prossimo riemergere.

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