Registrato il suono inquietante dell’essere vivente più grande al mondo

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Registrato il suono inquietante dell’essere vivente più grande al mondo

| 21/05/2023
Fonte: Facebook

Pando è un albero “diffuso” con 47.000 fusti con lo stesso DNA. Una foresta di cui si è registrata la voce nel sottosuolo

  • Nello Utha, negli Stati Uniti, esiste un albero di nome Pando da cui si è generata una foresta di 47.000 fusti con lo stesso DNA
  • L’apparato radicale condiviso copre una superficie di 40 ettari
  • Alcuni ricercatori hanno registrato il suono che questa enorme massa vegetale produce nel sottosuolo
  • Un idrofono è stato inserito nella cavità di un albero fino alle radici
  • I suoni registrati attraverso il sistema radicale potrebbero rivelare i meccanismi interni del vasto sistema idraulico nascosto di Pando

 

Registrato il suono dell’organismo vivente più grande al mondo. Non si tratta di un animale bensì di un albero “diffuso”, una foresta che ha origine da un unico albero. Si chiama Pando (dal latino “estendo”) e ha 47.000 fusti tutti con lo stesso DNA che spuntano da un apparato radicale condiviso su 40 ettari nello Utah. Il solitario pioppo tremulo (populus tremuloides) è gradualmente cresciuto fino a raggiungere un’enorme massa di 6.000 tonnellate di vita. Pando è considerato uno dei più grandi organismi viventi al mondo. I singoli alberi sono geneticamente identici e collegati da un unico apparato radicale che consente loro di condividere le risorse e sopravvivere per migliaia di anni.

Il suono del sottosuolo

Alcuni ricercatori hanno registrato il suono che questa enorme massa vegetale produce nel sottosuolo. «I risultati sono interessanti» ha affermato Lance Oditt, fondatore di “Friends of Pando”. «Sebbene sia iniziato come esperimento artistico, vediamo un enorme potenziale per l’uso nella scienza. Il vento, convertito in vibrazione (suono) viaggiando attraverso il sistema radicale potrebbe anche rivelare i meccanismi interni del vasto sistema idraulico nascosto di Pando in modo non distruttivo».

La registrazione

L’artista del suono Jeff Rice ha posizionato sperimentalmente un idrofono all’interno di una cavità alla base del ramo e l’ha infilato fino alle radici dell’albero, non aspettandosi di sentire molto. «Gli idrofoni non hanno sol bisogno di acqua per funzionare» afferma Rice «possono captare le vibrazioni anche da superfici come le radici, e quando ho indossato le cuffie sono rimasto immediatamente sorpreso. Stava per accadere qualcosa. C’era un debole suono».

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In mezzo ad un temporale, quel suono è aumentato e il dispositivo ha catturato un inquietante rombo basso. «Quello che si sente credo sia il suono di milioni di foglie nella foresta che fanno vibrare l’albero e passano attraverso i rami, giù nella terra» ha spiegato Rice quando ha presentato le sue registrazioni al 184° Meeting of the Acoustical Society of America. «I suoni sono belli e interessanti, ma da un punto di vista pratico i suoni naturali possono essere utilizzati per documentare la salute di un ambiente».

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