I ricercatori hanno svelato un altro segreto della Gioconda di Leonardo

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I ricercatori hanno svelato un altro segreto della Gioconda di Leonardo

| 30/10/2023
Fonte: Wikipedia

Il pittore usava plumbonacrite, un composto minerale raro e instabile

  • I ricercatori del Cnrs utilizzando il microscopio Esrf hanno scoperto un altro segreto nella Gioconda di Leonardo
  • Hanno individuato la presenza di plumbonacrite, un composto minerale raro e instabile
  • Questo composto evidenzia la volontà di sperimentare di Leonardo, anticipando tecniche utilizzate successivamente da altri artisti
  • Analisi ai raggi X hanno rivelato una quantità significativa di plumbonacrite nello strato preparatorio della Gioconda
  • La scoperta è stata confermata anche su frammenti del Cenacolo Vinciano
  • I ricercatori hanno individuato un possibile riferimento a questo composto chimico nei manoscritti di Leonardo

 

La Gioconda di Leonardo è un capolavoro che tutti ci invidiano e che ancora oggi continua a svelarci retroscena inaspettati. Ed è quello che è successo di recente quando un team di esperti del Centro Nazionale della Ricerca Scientifica francese (Cnrs), utilizzando il super microscopio europeo Esrf (European Synchrotron Radiation Facility), ha scoperto un altro segreto nella famosa opera della Gioconda di Leonardo da Vinci. Si tratta della plumbonacrite, un composto minerale raro e instabile presente nello strato di fondo del ritratto esposto al Louvre e nell’Ultima Cena dipinta a Milano.

Questo composto, risultante dalla combinazione di olio e ossido di piombo, evidenzia la volontà di sperimentare del pittore rinascimentale, anticipando di secoli le tecniche utilizzate successivamente da artisti come Rembrandt e Vincent Van Gogh. L’analisi ai raggi X condotta sullo strato preparatorio della Gioconda ha rivelato una quantità significativa di plumbonacrite. Secondo il ricercatore Victor Gonzalez, questa presenza è attribuita a una miscela specifica di olio e ossido di piombo.

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È stato trovato un riferimento a un composto chimico nel contesto di una pratica farmaceutica

La scoperta di plumbonacrite è stata successivamente confermata su frammenti del Cenacolo Vinciano, evidenziando la propensione innovativa di Leonardo attraverso l’uso di fondi spessi e opachi trattati con grandi quantità di ossido di piombo. Nel tentativo di comprendere meglio questa tecnica pittorica insolita, i ricercatori hanno esaminato i manoscritti di Leonardo alla ricerca di indicazioni. La ricercatrice Marine Cotte dell’Esrf ha sottolineato le difficoltà incontrate nel tradurre le parole di Leonardo, spesso diverse dalla terminologia attuale. Tuttavia lei e il suo team hanno individuato un riferimento a un composto chimico nel contesto di una pratica farmaceutica, suggerendo che Leonardo potrebbe aver utilizzato questa tecnica anche nei suoi dipinti.

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