Perché il teorico Pitagora odiava le fave?

Commenti Memorabili CM

Perché il teorico Pitagora odiava le fave?

| 15/05/2023
Fonte: Facebook Fonte: Freepik

Il famoso matematico aveva una forte repulsione per questo tipo di legumi

  • Pitagora fu un importante filosofo di origine greca nato a Samo tra il 580 a.C ed il 570 a.C.
  • L’uomo fu l’ideatore di numerose scoperte di matrice scientifica e matematica, tra cui l’omonimo teorema
  • Come gran parte dei pensatori del passato, però, anche quest’ultimo aveva le sue bizzarre “convinzioni”
  • Tra queste, figura uno spiccato odio nei confronti delle fave, considerate esteticamente simili ai feti dei neonati
  • Per questo motivo, vietò a lui stesso e ai suoi seguaci di mangiarle in quanto consumarle sarebbe stato classificato come atto di cannibalismo

 

Uno dei matematici più famosi ed eclettici della storia fu senza dubbio Pitagora. Al filosofo di origine greca vengono spesso attribuite molte scoperte scientifiche, come le grandezze incommensurabili ed il tanto temuto quanto importante omonimo teorema.

Come la maggior parte dei pensatori del passato, però, anche quest’ultimo aveva le sue bizzarre “convinzioni”. Oltre a vietare categoricamente i suoi seguaci a non indossare capi di lana e a calzare prima il sandalo destro e poi quello sinistro, Pitagora odiava terribilmente alcuni tipi di legumi, in primis le fave.

Da dove derivava questo profondo astio? Stando al pensiero del noto matematico, la forma di questa pianta rimandava alle sembianze di un feto umano. Mangiandole, quindi, lui e i suoi scolari avrebbero messo in atto atteggiamenti di cannibalismo in quanto tale alimento avrebbe potuto contenere al suo interno “le anime dei morti“.

Le fave causarono la dipartita del teorico greco?

Per questo motivo, quindi, l’uomo ne proibì categoricamente il consumo. Spezzare o schiacciare una fava era considerato un vero e proprio omicidio. Pitagora cercava di propinare la sua stramba teoria a chiunque incontrasse sul suo cammino. Non era infatti cosa insolita incrociare il filosofo per strada intento a “spiegare” ad un bue di non ingurgitare fave per i motivi suddetti. Il tutto sotto gli occhi divertiti dei pastori che assistevano alla curiosa scena.

Tuttavia l’avversione di Pitagora per le fave potrebbe essere stata la ragione della sua morte. Quando al figlio di un ricco nobile fu negata la possibilità di unirsi al pitagorismo, quest’ultimo aizzò i cittadini contro il famoso pensatore. Ciò generò un drammatico massacro da cui solo pochi riuscirono a sfuggire.

Leggi anche: Da Excalibur al Santo Graal, dove sono gli oggetti mitici della storia?

Pitagora fu uno dei fortunati, ma solo per poco. Mentre l’uomo tentava di salvarsi da un edificio in fiamme, si imbatté in un campo di fave. La sua unica possibilità di scappare era quella di calpestare il raccolto. Ciò però richiedeva di schiacciare le piante per mettersi in salvo ma il matematico, spaventato da ciò che sarebbe potuto accadere a seguito di tale gesto, non lo fece, facendosi così raggiungere dai nemici e morendo pugnalato.

logo-img
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
Chiedi la correzione di questo articoloValuta il titolo di questa notizia
Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend