Traumatic bonding: ecco cos’è e come riconoscerlo

Commenti Memorabili CM

Traumatic bonding: ecco cos’è e come riconoscerlo

| 20/04/2024
Fonte: Pxhere

Traumatic bonding: ecco perché non bisogna mai giudicare

  • Spesso le persone che vivono una relazione basata sulla manipolazione e sulla sopraffazione vengono giudicate e rimproverate
  • Dall’esterno, sembra che siano artefici del loro stesso male perché non interrompono il rapporto disfunzionale
  • Eppure, chi vive queste dinamiche è intrappolato in un groviglio di emozioni ambivalenti e schemi disfunzionali
  • Per uscire dal traumatic bonding è essenziale chiedere aiuto
  • Solo un percorso di riscoperta di sé, delle proprie risorse e dei propri bisogni ci restituirà felicità e sicurezza

 

Avete mai sentito parlare di traumatic bonding? Si tratta di un legame affettivo basato sulla manipolazione, sul ricatto e sulla paura. Per quanto, dall’esterno, questo tipo di rapporto possa apparirci incomprensibile, esso è basato su una serie di emozioni ambivalenti e schemi disfunzionali difficili da scardinare senza l’aiuto di un professionista.

Il primo aspetto da sottolineare è che, se conosciamo una persona che ha instaurato questo tipo di legame traumatico, dovremmo astenerci dai giudizi: chi non vive una situazione del genere in prima persona può tendere a meravigliarsi di come la vittima rimanga intrappolata in una relazione tanto dannosa. Vivere questa dinamica dall’interno, tuttavia, impedisce di valutare in maniera obiettiva la situazione, minimizzando e negando tutti i campanelli di allarme.

Come uscire da un legame traumatico?

In una relazione sana, due partner stanno insieme per il loro desiderio di condivisione, oltre che per sentimenti ed emozioni positive che li tengono legati l’un l’altro. Nel traumatic bonding, invece, a farla da padrone sono ricatti emotivi, abusi psicologici e fisici, punizioni e ricompense per tenere vincolato a sé il proprio partner.

Se pensate che questo tipo di legame traumatico riguardi solo le relazioni sentimentali, vi sbagliate di grosso. Esso, infatti, può permeare qualsiasi tipo di rapporto umano, da quello amicale a quello che coinvolge genitori e figli. Per uscire da questa dinamica disfunzionale, fonte di estrema sofferenza, è indispensabile iniziare un lavoro su se stessi che doni autonomia e autostima.

Leggi anche: Il nostro cervello vive i ricordi traumatici come se stessero accadendo proprio ora

Il primo passo, dunque, è quello di chiedere aiuto. Sebbene spesso la vergogna ci spinga a isolarci, è fondamentale ricordare a noi stessi che non è colpa nostra e che meritiamo di stare bene. Per uscire da una relazione traumatica, è essenziale prendere le distanze dalla persona fonte di disagio emotivo, così da evitare di ricadere nei vecchi schemi di punizione e ricompensa. Il nostro focus dovrebbe spostarsi dall’altro, che si è posto prepotentemente al centro del rapporto mettendo da parte i nostri bisogni, a noi stessi: prendersi cura di sé è l’unico modo per recuperare serenità e fiducia.

logo-img
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
Chiedi la correzione di questo articoloValuta il titolo di questa notizia
Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend