Perché in vacanza all’estero facciamo i maleducati? Risponde la scienza
- Perché nel corso di una vacanza all’estero ci comportiamo da maleducati?
- Tutta colpa del contatto con un’altra cultura
- Dopo aver infranto le regole mentali sul concetto di normalità, è il turno della moralità
- Per dimostrarlo, gli scienziati hanno messo a punto un peculiare test
- Non ci sono differenze in termini di età, istruzione o provenienza: siamo tutti un po’ più imbroglioni, dopo aver viaggiato
Quante volte abbiamo detto o ci siamo sentiti dire – nel bel mezzo di una vacanza all’estero – di non farci riconoscere, evitando di passare per l’ennesima volta per maleducati? Finalmente un team di ricercatori ha deciso di rispondere a questa domanda. L’interessante studio è stato pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology. La risposta di fondo è davvero inquietante.
Secondo gli esperti, infatti, viaggiare implica entrare a contatto con culture diverse. Questo, naturalmente, ci porta ad infrangere molte regole mentali sul concetto di normalità, associato comunemente al nostro stile di vita. Allo stesso modo, però, girare per il mondo potrebbe anche incoraggiarci anche ad infrangere le regole morali. Le brutte notizie non finiscono qui. Infatti, il rischio è non solo di passare da maleducati durante un viaggio all’estero, ma anche di tornare in patria da imbroglioni.
I risultati dello studio
Gli autori dello studio hanno chiesto ad alcuni partecipanti di svolgere dei test. Così, la ricerca ha messo in luce che più viaggi i volontari avevano fatto in giro per il mondo, più erano propensi a barare. Nel corso delle loro esperienze all’estero, infatti, i viaggiatori devono aver sviluppato un concetto di moralità relativa. Come spiegato dagli scienziati: “I partecipanti con una definizione relativista della moralità erano più propensi a barare in un compito successivo rispetto ai partecipanti con una definizione assolutista della moralità.
Quando gli individui sono esposti a culture straniere, possono arrivare alla conclusione che culture diverse sostengono standard diversi sulle stesse questioni morali, e di conseguenza, interpretare le regole e i principi morali come culturalmente relativi piuttosto che assoluti“.
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Gli altri fattori presi in considerazione sono stati età e classe sociale. Quel che ne è venuto fuori, però, è che si tratta di indicatori assolutamente ininfluenti. Allo stesso modo, il discorso vale per la provenienza dei viaggiatori e i diversi livelli di istruzione. Insomma, siete proprio sicuri che da oggi in poi valga la pena sbandierare tutte le vacanze fatte all’estero, o il rischio è quello di passare per imbroglioni e maleducati? A voi la scelta.

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Questo articolo è stato verificato con:
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28032773/
- https://www.psychologytoday.com/us/blog/ulterior-motives/201701/foreign-travel-can-lead-immoral-behavior
- https://psycnet.apa.org/record/2016-61714-001