Uno studio mette un freno all’entusiasmo: se c’è vita su Titano, è davvero pochina
- Titano ha atmosfera, laghi e un oceano sotterraneo, ma sono separati da centinaia di chilometri di ghiaccio
- Il glicine è l’unico nutriente plausibile, ma portarlo fino all’oceano è molto difficile
- La fermentazione è il meccanismo più semplice ipotizzabile per sostenere la vita lì sotto
- La biomassa totale stimata è di pochi chili, l’equivalente di un cagnolino
- Altre lune come Europa restano candidate migliori per cercare forme di vita extraterrestre
C’è chi sogna oceani alieni pieni di strani pesci fluorescenti e chi, come i ricercatori dell’Università dell’Arizona, fa i conti con la realtà. Secondo un nuovo studio, la vita su Titano – se esiste – potrebbe pesare meno di un essere umano. Anzi, giusto il peso di un cagnolino, tipo un chihuahua un po’ in carne. Niente alieni, niente ecosistemi brulicanti: solo qualche microbo qua e là, molto “low profile”.
Atmosfera da sogno, oceano sotterraneo e laghi di idrocarburi: Titano ha tanto, ma non tutto
A prima vista, Titano ha l’identikit perfetto del pianeta ospitale. L’atmosfera è spessa e simile a quella terrestre, e sulla sua superficie piove e ci sono laghi. Ok, sono laghi di metano liquido, non proprio il massimo per farci il bagno, ma meglio di niente. In più, sotto la crosta ghiacciata, ci sarebbe un oceano d’acqua liquida, cosa che lo mette in buona compagnia con altri corpi celesti interessanti come Europa ed Encelado.
La speranza era che le sostanze organiche presenti in abbondanza sulla superficie potessero scivolare giù fino all’oceano, magari dando il via alla vita. Ma come spesso succede nello spazio (e nella vita), la realtà è un po’ meno entusiasmante.
Fermentazione di glicine: la vita su Titano potrebbe esistere, ma solo in formato “micro”
Il team di ricercatori, guidato dallo studente di dottorato Antonin Affholder, ha deciso di affrontare la questione da un punto di vista molto pratico. Invece di immaginare strane forme di vita aliene, si sono chiesti: che tipo di metabolismo semplice potrebbe funzionare lì sotto? Hanno puntato sulla fermentazione del glicine, l’amminoacido più semplice, che pare sia abbastanza comune nell’universo.
La fermentazione è una vecchia conoscenza – senza di lei, niente pane, vino o birra – e, soprattutto, non ha bisogno di ossigeno, che su Titano probabilmente manca. Il problema? Anche se il glicine si può formare nell’atmosfera di Titano, farlo arrivare fino all’oceano non è proprio una passeggiata.
La crosta del satellite è spessa fino a 300 chilometri. Quindi no, niente passaggi diretti come quelli che si sospettano su Encelado. L’unico modo per portare giù un po’ di glicine sarebbe un bel cratere da impatto, in stile “boom!”, che scioglie il ghiaccio e crea una pozzanghera che scende verso il basso. Ma anche qui c’è un ostacolo: l’atmosfera di Titano è spessa e frena tutto quello che cerca di entrare. Quindi i crateri grandi abbastanza sono rari. Molto rari.
Una biosfera grande quanto… un sacchetto della spesa
Alla fine dei conti, lo scenario più probabile è quello di una vita minima, microscopica, fatta di qualche cellula sparsa. I calcoli del team sono piuttosto chiari (e un po’ deludenti): l’intera biomassa della vita su Titano potrebbe pesare al massimo qualche chilo. In pratica, un microbioverso che sta comodo nel bagaglio a mano di un volo low-cost.
Secondo Affholder, saremmo fortunati a trovare una cellula ogni litro d’acqua in quell’enorme oceano sotterraneo. Il che, per una missione spaziale, significa cercare un ago in un pagliaio… di ghiaccio.
Non è escluso che ci siano altre fonti di energia o nutrimento, ma se così fosse, Titano non sarebbe poi tanto più interessante di altre lune ghiacciate con oceani interni più facili da raggiungere. Europa, stiamo guardando te.
Dragonfly: la sonda che potrebbe cambiare tutto (o confermare la delusione)
Nel 2028 la NASA lancerà Dragonfly, una missione che sorvolerà Titano come un gigantesco drone. Uno dei suoi obiettivi è capire quanto glicine c’è davvero sulla superficie. Se ne troverà molto, magari ci sarà da rivedere questi calcoli. Ma se la quantità è bassa, possiamo archiviare l’idea della “vita su Titano” come una simpatica curiosità cosmica, più che una vera possibilità biologica.

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- https://www.iflscience.com/there-could-be-life-on-titan-but-probably-not-much-78758
- https://iopscience.iop.org/article/10.3847/PSJ/adbc66
- https://phys.org/news/2025-04-saturn-moon-titan-harbor-life.html