Le zebre sono bianche a strisce nere o nere a strisce bianche?

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Le zebre sono bianche a strisce nere o nere a strisce bianche?

| 22/02/2024
Fonte: Pexels

Sono diverse le teorie a riguardo

  • La zebra è considerata nera a strisce bianche dagli esperti zoologi, poiché il manto scuro sembra essere la caratteristica originaria, e le strisce bianche sono emerse successivamente
  • Il processo evolutivo del manto inizia prima della nascita, con gli embrioni di zebra che hanno inizialmente un colore nero-bruno, sviluppando le strisce poco prima della nascita
  • Le zebre possono presentare variazioni nel colore delle strisce, con esemplari bianchi e neri, bianchi e bruni o bianchi e rossastri, offrendo diversità all’interno della specie
  • Diverse teorie sono state proposte per spiegare il motivo delle strisce, tra cui il riconoscimento all’interno del branco, il mimetismo per sfuggire ai predatori, la termoregolazione per dissipare il calore e una possibile difesa dai parassiti
  • Le strisce potrebbero svolgere una funzione riconoscitiva tra le zebre, rendere più difficoltosa la predazione mimetizzandosi durante la corsa, contribuire alla termoregolazione e offrire una difesa contro insetti succhia sangue come mosche tse-tse e tafani

 

Il regno animale ci stupisce spesso con le sue peculiarità, e la zebra, con il suo manto distintivo a strisce bianche e nere, è sicuramente uno degli esemplari più iconici. Tutti ci siamo chiesti almeno una volta nella vita: ma le zebre sono bianche a strisce nere o nere a strisce bianche? Una domanda che è stata affrontata anche dagli esperti zoologi, che concordano sul fatto che la zebra sia nera a strisce bianche. Questa particolarità del manto sembra essere derivata dagli antenati delle zebre, i quali avevano un manto scuro, mentre le strisce bianche sono emerse successivamente da individui con striature chiare, forse a causa di una mancanza di pigmentazione.

Il processo evolutivo del manto delle zebre inizia ancor prima della loro nascita. Gli embrioni di zebra hanno inizialmente un colore nero-bruno, sviluppando le strisce solo poco prima della nascita. È interessante notare che, all’interno della vasta gamma di esemplari di zebre, non si trovano solo individui bianchi e neri, ma anche bianchi e bruni o bianchi e rossastri. Numerose teorie sono state avanzate dagli studiosi nel corso dei secoli per spiegare il motivo di questo manto a strisce. Una delle prime ipotesi è legata al riconoscimento degli esemplari all’interno del branco. Le strisce potrebbero svolgere una funzione riconoscitiva, agendo come una sorta di carta d’identità o codice a barre tra gli individui di una stessa specie. Tuttavia questa teoria, sebbene plausibile, non è l’unico motivo alla base di questa veste eccentrica.

Mimetismo, termoregolazione o parassiti?

Un’altra teoria affascinante riguarda il mimetismo. Le strisce potrebbero rappresentare una forma di camuffamento che rende più difficile alle zebre essere predate. Studi suggeriscono che l’alternanza di strisce potrebbe confondere i predatori durante gli attacchi al branco, poiché durante la corsa le strisce tendono ad accavallarsi otticamente, rendendo le singole zebre indistinguibili. La termoregolazione è un’altra teoria proposta.

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Alcuni suggeriscono che le strisce chiare contribuiscano a dissipare il calore, impedendo alle zebre di surriscaldarsi eccessivamente rispetto agli esemplari dal manto più scuro. Tuttavia non ci sono prove concrete che supportino questa ipotesi. Infine una teoria intrigante lega le zebre ai loro fastidiosi parassiti. Gli individui con strisce potrebbero aver avuto una maggiore probabilità di sopravvivere alle infezioni causate da insetti succhia sangue come mosche tse-tse e tafani. Si ipotizza che queste creature abbiano difficoltà a percepire le strisce, e quindi le zebre strisciate sarebbero meno appetibili per loro.

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