Vicina ficcanaso guida la polizia da bambini isolati per anni da genitori paranoici per il Covid
- Una vicina in Spagna ha segnalato alla polizia strani comportamenti dei vicini tedeschi
- La famiglia isolava tre figli piccoli in casa da oltre tre anni per paura del Covid
- I bambini, di otto e dieci anni, indossavano ancora pannolini e non uscivano mai
- La casa è stata definita “degna di un film horror” per le condizioni igieniche
- I genitori rischiano ora fino a sette anni di carcere per maltrattamenti
A Oviedo, in Spagna, una vicenda surreale ha preso forma all’interno di una villa apparentemente tranquilla. Una famiglia tedesca composta da padre, madre e tre figli ha vissuto per oltre tre anni in isolamento totale. Nessuna gita, nessuna scuola, nessun parco. Solo mascherine, pannolini e purificatori d’aria. A innescare l’intervento della polizia è stata una vicina, che non ha chiuso un occhio davanti a certi dettagli sospetti. La protagonista non si è limitata a sbirciare dalle finestre: ha preso appunti, ha osservato, ha incrociato dati. Poi ha fatto quello che molti non avrebbero osato: ha avvisato le autorità.
Le stranezze non mancavano. I bambini non si vedevano mai, le finestre restavano coperte quasi tutto il giorno e il padre era l’unico che metteva il naso fuori per raccogliere la spesa alla porta. Ma la vera svolta è arrivata con le consegne continue di pannolini, del tutto insolite per figli che avevano già superato ampiamente l’età dell’asilo. Una volta entrati in casa, gli agenti si sono trovati di fronte a un quadro che nemmeno i peggiori incubi pandemici avrebbero potuto dipingere.
Genitori ossessionati dal Covid e bambini reclusi in casa
La polizia ha trovato i tre bambini – due gemelli di otto anni e il fratello maggiore di dieci – chiusi in casa, con indosso solo pigiami e calzini igienici. L’aria era mantenuta “pura” da una batteria di sei purificatori accesi giorno e notte. I piccoli indossavano ancora pannolini e non usavano il bagno, per decisione dei genitori, convinti che ogni superficie fosse un pericolo mortale. I medici hanno riscontrato gravi problemi di salute, tra cui una stitichezza cronica dovuta al fatto che i bambini evitavano di evacuare.
All’interno dell’abitazione, soprannominata dai media spagnoli “casa degli orrori”, sono stati trovati mucchi di pannolini usati, assorbenti sporchi e finestre ermeticamente chiuse. In compenso, la bolletta dell’elettricità era da record, effetto collaterale di un’ossessione igienista portata all’estremo. Anche il consumo d’acqua era elevato, probabilmente dovuto a docce compulsive, dato che la pulizia generale della casa era chiaramente trascurata.
Paura del virus e fuga dalla Germania
Christian Steffen, un filosofo tedesco di cinquantatré anni, e la moglie americana di quarantotto anni, avevano lasciato la Germania nel 2021, dopo che la scuola aveva rifiutato la loro richiesta di istruzione esclusivamente da remoto. Non volendo rischiare un intervento dei servizi sociali, la coppia si era rifugiata in Spagna, dove aveva continuato a educare i figli tra libri scolastici e giochi da tavolo, il tutto rigorosamente tra quattro mura.
La scelta di non uscire mai non è stata una precauzione temporanea, ma uno stile di vita. I bambini non avevano mai visto il giardino, e al primo contatto con l’esterno, durante l’intervento della polizia, hanno reagito con panico e tremori. Tra i disegni trovati in casa, alcuni ritraevano mostri sui letti in legno, simboli evidenti di disagio emotivo e isolamento forzato.
Una vicina curiosa ha salvato tre bambini
Se non fosse stato per la pazienza e la testardaggine di Silvia, la vicina impicciona (ma determinata), questa storia sarebbe potuta continuare ancora a lungo. Mentre molti avrebbero ignorato la strana famiglia del quartiere, lei ha trasformato il sospetto in denuncia concreta. Grazie a lei, i tre bambini ora si trovano al sicuro e stanno ricevendo assistenza medica e psicologica.
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I genitori sono stati arrestati e rischiano una condanna compresa tra i cinque e i sette anni, ma nuove accuse potrebbero allungare la pena. Nel frattempo, la vicina che “non si faceva i fatti suoi” è diventata, per molti, un esempio di quanto l’interesse civico possa fare la differenza.

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- https://www.themirror.com/news/world-news/nosy-neighbour-uncovers-house-horrors-1145305