Stabilisce il record di apnea più lunga di sempre: più di 29 minuti sott’acqua senza respirare

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Stabilisce il record di apnea più lunga di sempre: più di 29 minuti sott’acqua senza respirare

| 01/11/2025
Fonte: Instagram

L’uomo che ha battuto anche i delfini: Vitomir Maričić e l’apnea da 29 minuti

  • Il croato Vitomir Maričić ha stabilito il nuovo record mondiale di apnea statica: 29 minuti e 3 secondi senza respirare
  • L’impresa è avvenuta il 14 giugno 2025 in una piscina di Opatija, sotto controllo di giudici internazionali
  • Maričić ha superato di quasi cinque minuti il precedente record del connazionale Budimir Šobat
  • L’atleta ha seguito una preparazione scientifica e ha utilizzato ossigeno puro prima dell’immersione
  • Oltre alla performance sportiva, ha voluto lanciare un messaggio sulla salvaguardia degli oceani

 

Trattenere il respiro per 90 secondi? Facile. Farlo per 29 minuti e 3 secondi? Quasi un atto di fantascienza. Eppure il croato Vitomir Maričić l’ha fatto davvero, stabilendo il nuovo record mondiale di apnea statica lo scorso 14 giugno 2025. Nella piscina di Opatija, davanti a giudici internazionali e a un pubblico con il fiato sospeso (letteralmente), l’atleta ha riscritto la storia dello sport subacqueo.

Il precedente primato apparteneva al suo connazionale Budimir Šobat, ma Maričić ha deciso che 24 minuti non bastavano. Così è sceso in acqua, si è concentrato, ha rallentato il battito cardiaco e ha lasciato che il tempo diventasse solo un concetto lontano. Alla fine, quando è riemerso, erano passati 29 minuti e 3 secondi.

Preparazione scientifica e controllo mentale per trattenere il respiro per 29 minuti

Dietro questa impresa c’è molto più di una lunga apnea: c’è scienza, disciplina e un addestramento estremo. Prima dell’immersione, Maričić ha respirato ossigeno puro, come consentito dal regolamento del Guinness World Record, per aumentare la saturazione di ossigeno nel sangue. Ma il vero segreto è stato il controllo mentale, capace di tenere a bada la paura, le contrazioni del diaframma e quella sensazione di urgenza che ogni comune mortale prova dopo pochi secondi senza respirare.

La differenza tra lui e noi? Noi cerchiamo l’aria dopo una corsa per prendere l’autobus, lui la ignora per quasi mezz’ora. Un superpotere umano, o meglio, un esercizio di volontà ai limiti della fisiologia.

 

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Più di un record: un messaggio per il pianeta

Maričić, però, non si è fermato all’aspetto sportivo. Il suo obiettivo era anche lanciare un messaggio ecologico: ricordare che i nostri oceani stanno letteralmente “soffocando” per colpa dell’inquinamento e del cambiamento climatico. Trattenere il respiro è diventato un gesto simbolico, una forma di protesta silenziosa per chi non ha voce – come i mari e le specie marine che li abitano.

Nelle sue parole, il record non è solo una prova fisica, ma un modo per far riflettere su quanto poco respiro rimane al pianeta. Un’azione semplice, quella di non respirare, trasformata in un atto politico e ambientale.

Oltre i limiti umani (e marini)

Per rendere l’idea del traguardo, basti sapere che un delfino tursiope resiste sott’acqua per circa 15 minuti, mentre una foca comune arriva a mezz’ora. Vitomir Maričić ha quindi colmato il divario tra uomo e animale marino, dimostrando quanto l’allenamento e la mente possano spingere oltre i confini biologici.

La sua impresa si inserisce nella scia di altri esperimenti umani che hanno fatto storia, da David Blaine ad Aleix Segura, ma il suo nome resterà inciso nel Guinness come quello dell’uomo che ha battuto il tempo e, per un istante, ha respirato come il mare.

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Un nuovo respiro per lo sport e per la Terra

Oggi Maričić è un simbolo di resilienza e consapevolezza ambientale, un atleta che ha trasformato la propria sfida personale in una lezione globale. Il suo record non è solo un numero da Guinness: è la dimostrazione che l’essere umano può superare se stesso, purché impari anche a non soffocare ciò che lo circonda. Dopo tutto, trattenere il respiro per 29 minuti è incredibile. Ma ricordarsi di respirare per il pianeta, quello sì, è il vero record da battere.

 

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